di Teresa Saccullo

Catenanuova. “Aiutamoci ad educare”, sette incontri per parlare di educazione genitoriale, frutto di un progetto della parrocchia San Giuseppe di cui è referente e curatrice Giusy Quattrocchi. Famiglia, Parrocchia e Scuola gli organi principali coinvolti nel progetto che sarebbe dovuto partire già due anni fa e che è stato bloccato dalla pandemia.

“Creare un ponte tra famiglia e istituzioni è importante – dice la Quattrocchi – perché tutti gli attori sono fondamentali per la sfera educativa, ma la famiglia è il cardine, per questo, assieme a padre Nicola Ilardo e al consiglio pastorale abbiamo pensato a questa iniziativa rivolta soprattutto ai genitori”.

Nel corso di ogni incontro esperti introdurranno e porteranno avanti argomenti riguardanti la sfera familiare e le varie sfaccettature educative e genitoriali che li caratterizzano. Durante il primo incontro tenutosi il 24 marzo presso l’aula Corrado Lentini al palazzo comunale, la psicologa Maria Giusy Cannio ha parlato ai presenti in sala dei rapporti genitori-scuola, di agenzie educative e di corresponsabilità educativa. Anche l’approccio con i nuovi media e il fatto di vedere i più giovani sempre online è un’emergenza educativa e spesso i genitori si trovano impreparati a gestire tale aspetto della vita dei propri figli, per questo durante il secondo incontro, che sarà il 7 aprile, si affronterà il problema assieme alla Polizia postale.

Il 21 aprile la psicologa Maria Giusy Cannio parlerà della comunicazione empatica genitori-figli e della gestione del conflitto.

Il 28 aprile la Cannio affronterà il tema dell’educazione all’affettività e alla sessualità consapevole e responsabile.

Il 5 maggio l’incontro verterà sulla necessità per i genitori di fare rete e sull’importanza dell’alleanza educativa tra le famiglie.

Il 12 maggio l’ultimo appuntamento con la dottoressa Cannio, tratterà dell’importanza delle regole e della credibilità dei genitori.

Il 19 maggio concluderà la serie di incontri, lo psicologo e psicoterapeuta Carmelo Impera, che affronterà il tema dell’educarsi per educare, crescere nella relazione in una comunità che educa.

“Proviamo immensa gioia per la realizzazione di questo progetto – sottolinea il parroco Nicola Ilardo – auspichiamo che non sia un evento isolato, ma uno stile di vita. Con questa iniziativa vogliamo evidenziare tre parole: ringraziare per la bellezza della vita, della paternità e maternità. Conversare che è qualcosa di più di discutere o interrogare. Apprezzarsi insegnando agli altri ad accogliersi e stimarsi. Per educare è necessaria la modestia – conclude padre Ilardo – bisogna capire che da soli non si può riuscire nell’educazione e che è necessaria la collaborazione di tutti, anche per educare alla fede, nessuno è autoreferenziale”.

Al primo incontro erano presenti il sindaco Carmelo Scravaglieri e la dirigente dell’istituto Comprensivo Fermi-Leopardi, Cinzia Giuffrida.

La dottoressa Cannio durante l’incontro del 24 marzo