di Josè Trovato

Agira. “Si tratta di un’iniziativa volta a sensibilizzare la popolazione sull’endometriosi, una malattia che ancora oggi si conosce molto poco. Con un gesto simbolico, come quello di colorare una panchina di giallo e mettere una targhetta esplicativa, vogliamo informare e dare un conforto a tutte quelle persone che si sentono ai bordi solo perché malate”. Così Martina Rubulotta, studentessa di lingue ventunenne e portavoce locale dell’associazione “La voce di una è la voce di tutti Odv”, annuncia l’iniziativa che vedrà domani inaugurare nella Villa di Agira la prima “Endopank”, la prima panchina dipinta di giallo per informare sull’endometriosi. L’appuntamento è fissato per domani, domenica 27 marzo 2022, ad Agira. Parteciperanno, oltre al sindaco, alla giunta comunale e al consiglio, anche la psicologa Stefania Pistone, l’ostetrico Giuseppe Calabrese, il fisioterapista Nicola Abbate, il Comitato Donne del circolo degli operai, le associazioni di volontariato e le autorità, il comandante dei carabinieri e i vertici della Polizia di Stato. Nel corso dell’evento, ovviamente, Martina interverrà quale referente locale.

“Anche la mia Agira avrà la sua panchina gialla e io non posso fare altro che sentire il cuore a mille”, ha scritto la giovane, in un post su Facebook che è stato condiviso e rilanciato dal sindaco Maria Greco.

“Dire che sono felice è dire poco – si legge ancora nel post -. Finalmente anche la mia Agira avrà la sua Endo-Pank. Si tratta di un’idea dell’associazione @lavocediunaelavoceditutteodv, che si occupa di fare divulgazione e sensibilizzazione sull’endometriosi, una malattia ancora troppo pco conosciuta ma con cui tante donne si ritrovano a convivere. Proprio per far sì che sempre più persone conoscano questa malattia e possano rivolgersi a degli specialisti per tempo, sarà installata anche ad Agira una panchina gialla, colore simbolo dell’endometriosi. Mi sento tanto felice perché sento he anche con un gesto così piccolo posso far sentire meno sole le ragazze, posso far conoscere questa malattia e darle l’importanza che merita, affinchè nessuna debba più sentirsi sola, non capita o non accettata. Per chiunque volesse partecipare, nella locandina ci sono tutte le informazioni su questa cosa bellissima”.