Con qualche giorno di ritardo, ma ecco in esclusiva su EnnaOra il discorso del questore Corrado Basile, che alla festa della polizia di qualche giorno fa ha raccontato la commovente storie di una ragazza di Piazza Armerina. Si ringrazia la Questura di Enna. 

La Polizia di Stato celebra oggi il 170° anniversario della sua fondazione anche qui a Enna nella splendida cornice del teatro Garibaldi.

Una amministrazione longeva che ha accompagnato nel tempo i cambiamenti della società, trasformandosi essa stessa per soddisfare nuove esigenze nella continuità del motto SUB LEGE LIBERTAS.

Una polizia radicata nel presente e proiettata verso il futuro che torna a condividere con i cittadini i suoi più autentici valori ed i risultati conseguiti grazie al quotidiano operato delle sue donne e dei suoi uomini.

Il Presidente della Repubblica concede quest’anno la medaglia d’oro al merito civile alla bandiera della polizia di stato per le attività svolte durante la pandemia: alle donne e agli uomini della polizia di stato che con eccezionale valore e senso del dovere hanno profuso ogni energia nel garantire, anche in occasione dell’emergenza pandemica da covid-19, la tutela della salute di tutti i cittadini.

Un’ eccezionale banco di prova che ha evidenziato lo spirito di servizio che caratterizza l’attività di ciascun poliziotto.

Signor Prefetto, Senatore Trentacoste, signor Sindaco, signor Commissario Straordinario del Libero Consorzio, Signor Procuratore della Repubblica, autorità tutte civili, militari, politiche, religiose, signori sindaci dei comuni della provincia, personale del mondo accademico e delle scuole di ogni ordine e grado, alunni studenti, Signori giornalisti graditi ospiti, grazie di cuore per la vostra presenza che ci onora e ci gratifica.

Vogliamo celebrare con voi questa lunga storia, figlia della storia di questa Repubblica, con sobrietà e con lo sguardo attento ad una emergenza pandemica che è ancora emergenza e con il cuore e la mente rivolti ai venti di guerra che sembrano riportarci indietro nel tempo come se la storia non avesse insegnato nulla.

Vogliamo celebrare con voi quella che io amo definire una Polizia Sociale, una Polizia di Stato votata al territorio, figlia di questa terra che riserva particolare attenzione alle dinamiche delle comunità, tesa a prevenire e, se del caso a reprimere, tutto ciò che rischia di turbare l’ordine e la sicurezza pubblica.

ESSERCI SEMPRE per noi non sono parole vuote, dette per caso o utilizzate per pubblicizzare un qualche prodotto commerciale.

ESSERCI SEMPRE è diventato nel tempo un marchio di fabbrica, un modo di essere poliziotto, uno stile di vita dedicata, anche fuori dagli orari di lavoro, a servire chi ha bisogno. Non solo per dovere professionale ma anche per intimistica convinzione.

Il piacere e l’onore di servire sono sentimenti che ci accompagnano per stimolarci, motivarci, per fare sempre meglio, per dare sempre di più.

Le persone sempre e comunque al centro della nostra missione.

ESSERCI SEMPRE stando vicino al cittadino, facendo rispettare le regole con la consueta professionalità che ci contraddistingue e che unisce il rigore all’empatia e alla professionalità.

ESSERCI SEMPRE come nel caso della storia di Emma una ragazzina di 12 anni affetta di insufficienza renale bilaterale cronica. Emma ha bisogno di un rene nuovo per continuare a vivere. E’ in lista di attesa nella speranza di ricevere il “Dono” che può restituirle il sorriso e la gioia di riabbracciare la vita. E’ il 14 settembre dello scorso anno, sono le 6 del mattino.  La famiglia della ragazzina riceve la tanto attesa telefonata dal reparto di nefrologia dell’Ospedale Universitario di Padova. c’è un rene pronto per essere trapiantato ad Emma ma la ragazzina deve essere a Padova il prima possibile. In giornata. E’ l’occasione della vita. Di una vita. Papà è già al lavoro. La mamma si mette subito all’opera. Deve trovare un volo che la porti subito a Padova. Ha nelle sue mani la vita della figlia. Non ci sono voli disponibili. La famiglia è disperata. Impotente. Ma non si arrende. Crede ai miracoli. Una telefonata all’amico poliziotto che lavora al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piazza Armerina. La Polizia di Stato si mette in moto. La Questura si attiva. Si cerca di approntare un volo di stato. Contemporaneamente vengono tenuti contatti spasmodici con personale della Polizia di Frontiera aerea dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. La ricerca è frenetica. Non ci sono posti. Si interloquisce più volte con personale del 31° Stormo dell’aeronautica militare di Ciampino per capire cosa serve per far arrivare un aereo di Stato. Il tempo scorre. Poi la testardaggine, le pressioni, le ricerche, la voglia di non mollare, l’abbinamento di combinazioni, danno il risultato sperato. Si trovano tre posti su un volo Alitalia che da lì a breve in partenza da Catania verso Roma e da lì verso Verona. La famiglia con la ragazzina viene scortata da Piazza Armerina fino a Catania da una pattuglia della Polizia di Stato. Il volo Alitalia con il consenso del Comandante ritarda la partenza. Le formalità di imbarco ridotte all’essenziale. La Questura di Enna continua nei suoi contatti. Viene allertata anche la Polizia di Frontiera aerea di Verona. L’ambulanza che prenderà Emma viene fatta attendere sotto bordo non c’è tempo da perdere. Altri contatti con la Questura di Verona che provvede a far scortare l’ambulanza dalla Polizia Stradale da Verona aeroporto fino all’ospedale universitario di Padova. La Polizia di Stato dà il meglio di sé. Nel primo pomeriggio la famiglia con Emma arriva a destinazione. La ragazzina entrerà in sala operatoria alle ore 21,00 di quello stesso giorno. Alle ore 06,00 di quella giornata dormiva ancora nella cameretta di casa sua. Uscirà dalla sala operatoria verso le 4 del giorno dopo. La mamma chiama il Questore: l’intervento è tecnicamente riuscito. Ricomincia una nuova vita. Emma è ora sorridente ed è la nostra mascotte.

ESSERCI SEMPRE anche lungo le strade e le autostrade della nostra provincia.

E’ il 19 novembre del 2020 ed una pattuglia della Polizia Stradale salva la vita di una donna che colta da malore era ferma nella corsia d’emergenza in stato di incoscienza. Considerate le condizioni critiche della donna si richiedeva l’intervento di una eliambulanza. Ma non c’è tempo da perdere e in contatto telefonico con personale medico del reparto di rianimazione dell’Ospedale di Enna i poliziotti riuscivano ad effettuare delle manovre che consentivano alla donna di rimanere in vita fino all’arrivo dei soccorsi.

ESSERCI SEMPRE anche a Piazza Armerina la notte del 30 marzo dello scorso anno, un incendio ha interessato un’abitazione del centro. Il personale in servizio di volante si porta sul posto attirato dalla colonna di fumo. L’immobile è abitato. Gli operatori sfondano la porta. Una persona svegliata a piano terra, accortasi della tragedia grida ai poliziotti che al piano superiore vivono i genitori anziani che sicuramente non si sono accorti di nulla. Viene sfondata la porta d’ingresso anche di questo secondo appartamento e nonostante le fiamme ed il fumo ed il tetto parzialmente crollato i due anziani coniugi vengono portati in salvo.

Mi piace parlare di Polizia sociale nell’attività degli Uffici Investigativi – la Squadra Mobile e le squadre di Polizia Giudiziaria dei Commissariati distaccati di Pubblica Sicurezza sapientemente ed efficacemente coordinati dai Signori Magistrati della Procura della Repubblica di Enna e della Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta.

L’arresto di soggetti accusati di violenze e di maltrattamenti in danno delle c.d. fasce deboli, l’attivazione del c.d. “Codice Rosso” in caso di minacce o attività persecutorie soprattutto contro vittime di violenze, le stesse operazioni contro gruppi criminali inseriti in organizzazioni di stampo mafioso (da ultime l’Operazione Fire – l’Operazione Caput Silente – le Operazione Icaro e Lepus) sono estrinsecazioni di tale modo di intendere l’operato della Forza di Polizia espressione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.       

L’assunzione di responsabilità che ci onoriamo di sentire tutta per tutelare chi ha necessità di tutela e per perseguire gli autori di fatti incresciosi, sempre lontani dai clamori anche mediatici e dal chiacchiericcio che purtroppo certi episodi suscitano. 

Ribadisco: nel rispetto sempre e comunque della legge, a tutela di chi subisce e nel rispetto delle prerogative di chi è ritenuto colpevole.

Una Polizia sociale che trova la sua massima espressione nell’attivazione dei poteri propri dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.

Anzitutto in materia di misure di prevenzione. Nell’ultimo periodo sono stati adottati ben 18 provvedimenti di ammonimento nei confronti di altrettanti autori di atti persecutori (c.d. stalking) o di violenza domestica, quella più subdola che spesso rimane confinata nel chiuso di quattro mura.

Sono stati adottati 13 divieti di accesso a esercizi pubblici nei confronti di soggetti resisi responsabili di risse e/o lesioni verificatisi all’interno di locali notturni (c.d. DASPO URBANO ADOTTATO PER LA PRIMA VOLTA IN QUESTA PROVINCIA).

16 ordini di rimpatri nel luogo di residenza con divieto di ritorno nel territorio di questa provincia.

65 avvisi orali nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi per la Pubblica Sicurezza.

Sono state avanzate al competente Tribunale ben 22 proposte di misure di prevenzione per l’applicazione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza (16 proposte hanno riguardato pregiudicati sospettati di vivere con i proventi della loro attività delittuosa – 6 proposte hanno riguardato soggetti indiziati di reati di violenza o maltrattamenti in famiglia commessi soventi nei confronti della moglie ma anche di figli minori o da parte di un figlio nei confronti degli anziani genitori).

Una Polizia sociale svolta attraverso l’attività di controllo del territorio delle pattuglie delle volanti. Attraverso la mirabile azione di informazione svolta dalla D.I.G.O.S. per sondare gli “umori sociali”.

Attraverso l’encomiabile attività dell’Ufficio Stranieri da ultimo sensibilizzato a favorire, nel rispetto della legge, l’accoglienza di profughi provenienti dall’Ucraina martoriata dalla guerra.

Garantire l’Ordine Pubblico – questa la sfida più importante nel diuturno lavoro dell’Ufficio di Gabinetto.

Da ultimo nel garantire i diritti e le prerogative di tutti proprio in questa settimana con l’apertura alle celebrazioni dei riti pasquali nel rispetto purtuttavia della salute pubblica, del diritto di manifestare, imponendo che ognuno degli attori parti in causa si assuma le proprie responsabilità.

Una Polizia sociale estrinsecata attraverso l’operato della Polizia Amministrativa specie in materia di controllo delle armi e nel controllo di soggetti e/o esercizi pubblici titolari di Licenze di Pubblica Sicurezza.

RINGRAZIAMENTI

E’ quasi d’obbligo farlo ma mi piace poter affermare la perfetta sintonia che contraddistingue attualmente i rapporti tra la Polizia di Stato e le altre Forze di Polizia, nessuna esclusa Polizie Locali e Polizia Provinciale comprese.

Permettetemi di sottolineare il particolare rapporto di stima che ci lega ai Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza con il supporto ed il coordinamento del Sig. Prefetto. Lo spirito di leale e fattiva collaborazione con tutti i Sindaci di questa provincia.

Con tutti i Responsabili di Uffici Pubblici con i quali quotidianamente ci si confronta e si collabora.

Una particolare menzione merita lo stretto rapporto di collaborazione instaurato con l’ASP in questi due anni martoriati dall’emergenza pandemica. Il nostro Medico della Polizia di Stato parte integrante di questo sistema.

Mi piace sottolineare lo spirito di collaborazione con un’importante istituzione espressione di questo territorio che è l’Università KORE. La splendida ed impegnativa attività per garantire la giusta cornice di sicurezza in occasione della visita del Signor Presidente della Repubblica.

Non posso non sottolineare quanto ci esalti la collaborazione con il mondo scolastico, interagire con alunni, studenti ed insegnanti anche in tema di legalità.

Tutto quello che facciamo – di questo ne sono fortemente convinto – non sarebbe possibile farlo bene se non ponendosi con aperto spirito di collaborazione con tutti gli attori chiamati a servire il cittadino, come i giornalisti.

Tutto questo non sarebbe per me possibile se non fossi ammirabilmente supportato da tutti i miei collaboratori, io li chiamo anche se qualcuno amorevolmente qualcuno mi rimprovera le mie donne e i miei uomini, anzitutto i miei funzionari, il Signor Vicario in testa. Funzionari leali, corretti, professionali che pure mi sopportano senza darlo a vedere.  

Il personale del ruolo degli Ispettori, Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti, il personale del ruolo tecnico, il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno.

Ringrazio loro e le loro famiglie che ne condividono i sacrifici.

Ringrazio i Signori Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno.

Stimoli e lealtà nella sempre continua ricerca del benessere del lavoratore per loro sono termini che hanno applicato sempre nel confronto con la Pubblica Amministrazione.

Permettetemi da ultimo una nota di carattere personale.

Se sono qui oggi. In questo momento, orgoglioso ed emozionato di rappresentare tutti i poliziotti di questa Provincia e poter parlare a così tanta qualificata platea, compresi colleghi che mi hanno preceduto alla guida della Questura, lo devo anche a chi guardandomi negli occhi mi infonda coraggio e forza con il cuore, sicuro di non essere mai tradito.

Grazie alla mia famiglia.

Onorando e ricordando sempre chi ha sacrificato anche la vita per affermare i valori di libertà e giustizia – e come non ricordare che quest’anno ricorrono 30 anni dalle stragi di Capaci e via d’Amelio – oso gridare:

VIVA LA REPUBBLICA

VIVA LA BANDIERA TRICOLORE

VIVA LA SICILIA

VIVA LA PROVINCIA DI ENNA

VIVA LA POLIZIA DI STATO

Ecco adesso l’elenco dei poliziotti che nel corso dell’evento al Teatro Garibaldi hanno ricevuto importanti riconoscimenti.

 

  1. Encomio Solenne concesso al Sostituto Commissario FONTANAZZA GIUSEPPE e al Vice Ispettore MANTRINO Piero, Encomio concesso al Sovrintendente LA PORTA Luigi con la seguente motivazione: evidenziando spiccate qualità professionali e non comune determinazione operativa, collaborava ad un’attività di polizia giudiziaria conclusasi con l’esecuzione di n. 3 misure cautelari in carcere, a carico di altrettanti soggetti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso e tentata estorsione aggravata.

Aidone 19 giugno 2018

 

  1. Encomio concesso al Vice Ispettore RIINA Alfonso, con la seguente motivazione: evidenziando spiccate qualità professionali, espletava un’attività di soccorso pubblico, a seguito di un incendio divampato nel Comune di Porto Empedocle, che ha permesso di scongiurare gravi conseguenze per l’incolumità di coloro che si erano trovati intrappolati dalle fiamme nelle proprie abitazioni.

Porto Empedocle (AG), 4 agosto 2017.

 

  1. Encomio concesso al Sovrintendente CALZETTA Santo, al Sovrintendente CORRADINO Giuseppe, al Sovrintendente LIBERTINO Luigi, all’Assistente Capo SPANO’ Giuseppe con la seguente motivazione: evidenziando elevate qualità professionali e doti investigative, espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata dall’aver agito avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà di cui all’art. 416 bis cp ed al fine di agevolare l’organizzazione mafiosa cosa nostra operante in provincia di Enna cui gli stessi appartenevano.

Enna 22 maggio 2018

 

 

 

  1. Encomio concesso al Medico Superiore Dr.ssa GALTIERI Letizia, al Sovrintendente DI PRIMA Mario e all’Assistente Capo PARISI Filippo con la seguente motivazione: evidenziando spiccate qualità professionali e coraggio, espletava un intervento di soccorso pubblico in occasione di un incendio, traendo in salvo due donne con difficoltà deambulatorie e di cui una ultraottantenne, che rischiavano di essere travolte dal crollo del tetto della loro casa a causa delle fiamme.

Enna, 9 agosto 2017

 

  1. Encomio concesso al Sostituto Commissario D’INGIANNA Vincenzo e al Sostituto Commissario LA ROSA Giuseppe con la seguente motivazione: evidenziando spiccate capacità professionali ed intuito investigativo, coordinavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto in flagranza di tre cittadini rumeni, dediti alla consumazione di efferate rapine in villa e furti nel centro cittadino.

Piazza Armerina, 3 gennaio 2018

 

  1. Encomio concesso al Sovrintendente MILLAURO Orazio, agli Assistenti Capo Coordinatori AVERSA Antonino e MORDA’ Giuseppe con la seguente motivazione: evidenziando spiccate qualità professionali e operative, espletavano un’attività di polizia giudiziaria, conclusasi con l’esecuzione di 6 misure di custodia cautelare a carico di altrettanti soggetti facenti parte di un sodalizio criminale dedito alla detenzione e spaccio di marijuana e di cocaina.

Leonforte, 15 dicembre 2017

 

  1. Encomio concesso al Sovrintendente Capo BONFISSUTO Massimo con la seguente motivazione: evidenziando spiccate qualità professionali ed operative, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che permetteva di disarticolare un sodalizio criminale, dedito alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina, il quale aveva costituito un asse di rifornimento della droga fra la città di Catania e la provincia di Enna.

Catania- Leonforte 27 aprile 2018