di Paolo Di Marco

Doccia fredda per gli appassionati siciliani dello sport motoristico. L’autodromo di Pergusa blocca la sua attività a causa del taglio dell’annuale contributo della Regione. È il regalo che governo regionale e Ars hanno impacchettato per l’unico circuito internazionale della Sicilia. Dentro gli uffici dell’anello pergusino c’è tanto scoramento dopo che il recente voto sulla Finanziaria e sul bilancio regionale, come afferma il presidente del Consorzio ente autodromo di Pergusa Mario Sgrò, ha determinato esclusivamente un contributo di 50 mila euro per l’attività del 2022. Negli anni scorsi l’aiuto della Regione è stato più consistente e per l’esercizio in corso era stato ipotizzato un impegno di circa 390 mila euro. Da ultimo, però, dalle stanze di Palazzo d’Orleans la voce di una sforbiciata alla somma si era fatta insistente. In prima battuta prendeva consistenza una possibile riduzione a circa 290 mila euro. Poi con l’ultimo maxiemendamento, studiato e ristudiato nelle stanze della presidenza dell’Ars, la somma ipotizzata è stata ridotta a 50 mila euro. Va anche annotato il fatto che al presidente dell’autodromo Sgrò pare sia arrivata una rassicurazione informale sul possibile riconoscimento di una ulteriore somma, però ancora da quantificare, che dovrebbe essere riconosciuta con gli storni di bilancio di luglio. In ogni caso non sarà una somma qualificante per l’attività 2022 ma dovrebbe servire solo per organizzare una gara, forse, di valenza mondiale. Di certo c’è solo che l’autodromo con le cifre odierne a disposizione non può più operare. E dire che nell’ultima gara disputata a maggio è stata registrata la consistente partecipazione di piloti e scuderie. Insomma il richiamo c’è e l’interesse pure, meno l’attenzione della Regione. Considerate le notizie il presidente Sgrò comunicherà a breve ai soci dell’autodromo che per quest’anno l’attività sportiva è di fatto preclusa.

Il primo appunto sulla vicenda riguarda la tempistica. Non è possibile che una simile notizia arrivi a stagione in corso quando in ogni angolo della terra è stato già tutto programmato. Chi organizza deve avere un quadro delle disponibilità ben chiaro fin dall’inizio. Lo sport motoristico per stilare un calendario presuppone impegni economici non di poco conto e cosa importantissima bisogna essere ben sicuri di quanto ci sta dentro il cassetto. Guardando al futuro, per assicurare certezza agli appuntamenti, è possibile che venga percorsa la strada della privatizzazione degli eventi.

A questo punto s’impone oggi, ma s’imponeva anche in passato, la definizione di un progetto chiaro ed efficiente sull’intera area pergusina. Chi di competenza, Comune ed ex Provincia in primis, devono decidere su cosa puntare. Se chi governa il territorio non crede nella forza propulsiva dell’autodromo lo dica chiaramente e lavori per assicurare a Pergusa un’altra idea di sviluppo. Non va bene mantenere un percorso senza convinzione, ciò che purtroppo da anni sta avvenendo per il mitico anello d’asfalto ennese.