Riceviamo e pubblichiamo una nota dal circolo Fratelli d’italia Enna “Futuro e tradizione”

Il circolo Fratelli d’italia Enna “Futuro e tradizione” ,anche se fuori dai banchi di Sala Euno, ha partecipato dalla platea, come spesso accade, alla seduta del  consiglio comunale tenutosi ieri e avente come unico odg la  modifica alla delibera sulla delocalizzazione della nuova stazione ferroviaria chiamata “Nuova Enna” .

Con il presente comunicato il coordinatore e l’intero gruppo intendono esprimere il più totale apprezzamento e solidarietà  nei confronti dell’amministrazione e di tutti i consiglieri di opposizione che hanno votato all’unanimità l’emendamento che prevede l’ipotesi di spostamento della stazione “Nuova Enna” dai pressi di Dittaino alla contrada Baronessa, sicuramente più facilmente raggiungibile da parte di studenti,turisti e dagli stessi Ennesi.

Ciò che sicuramente lascia sbalorditi è il totale disinteresse da parte dei rappresentanti parlamentari del nostro territorio che ancora una volta rimangono sordi e indifferenti alle problematiche che coinvolgono non solo Enna ma l’intera provincia; troppo spesso assistiamo al tentativo di mortificare il nostro territorio attraverso accorpamenti e delocalizazioni a vantaggio di provincie più grosse.

Ci domandiamo anche come mai sia stata prevista all’interno del progetto del lotto Palermo-Catania  4B ,l’opera faraonica della realizzazione di due gallerie , una di poco meno di 5 km nei pressi di Caltanissetta e una seconda di circa 14 Km che dovrebbe attraversare l’intera montagna di Enna , ma siamo fiduciosi che l’allora Vice Ministro alle infrastrutture e trasporti , originario proprio della zona interessata, grazie alle sue competenze abbia potuto ben valutare tutte le altre opzioni tecnicamente realizzabili che hanno portato all’esclusione del passaggio della linea ferrata dell’alta velocità nella zona pianeggiante della valle del Dittaino.

Oggi l’intero progetto e i relativi fondi stanziati risultano in capo al MISE e consultabili sullo stesso portale  ( legge 164/2014 “ Progetti Sblocca Italia) che consta di circa 1500 file; il costo della tratta da Dittaino alla stazione di Nuova Enna , adeguata alle tariffe 2022 , ha un costo complessivo di circa 675 milioni

Sicuri che ogni tentativo per salvaguardare i fondi stanziati e la migliore progettualità possibile non ci rimane altro che asprimere il nostro totale sostegno alla città e all’amministrazione nel porre in essere  qualsiasi azione di protesta che venga promossa.