di Concetto Prestifilippo
«Le primarie del PD sono un atto di grande partecipazione democratica». La dichiarazione perentoria è del professore Carmelo Tumino, ex dirigente scolastico, deputato regionale del Pd nella XIV legislatura. «Il Partito Democratico della provincia di Enna – sottolinea ancora l’ex deputato regionale – ha schierato per le consultazioni primarie, con le quali scegliere il candidato alle prossime elezioni regionali, tre figure di altissimo profilo per cultura, competenze professionali ed esperienza politica. Tre ex sindaci, tutti degni di ricoprire l’incarico di deputato regionale. Essendo chiamato ad esprimere una scelta, indicherò la persona di Fabio Venezia. Un amministratore di grande competenza, da alcune agenzie di stampa definito come il miglior sindaco d’Italia. L’ho conosciuto quando era ancora un giovane liceale. Un ricordo che muove dalla mia prima candidatura alle elezioni regionali del 2001. Era tra gli organizzatori del dibattito che si svolse in un’affollatissima riunione pubblica. Mi colpì la compostezza di quel giovane che, con ammirabile modestia, soppesava le parole che pronunciava esprimendo allo stesso tempo una straordinaria lucidità e profondità di pensiero. Ho seguito la sua carriera politica con la sua prima elezione a consigliere comunale e successivamente a quella di sindaco di Troina. Non ho mai avuto dubbi sulla determinazione e lungimiranza di quel ragazzo, capace di continuare la sua azione dinanzi a qualunque difficoltà: talora addirittura rischiando di persona. L’hanno capito bene i suoi stessi concittadini che alla scadenza del mandato lo hanno rieletto sindaco con il 75% di consensi. È riuscito a fare di Troina un esempio virtuoso di gestione amministrativa e di coraggioso contrasto contro ogni forma di illegalità. Quel giovane riservato che soppesava le parole, nel corso degli anni, non è cambiato. Oggi Venezia rappresenta un’occasione di grande rilievo politico per l’intera provincia di Enna. Non solo per il Partito Democratico»
Cosa intende quando afferma che l’elezione di Fabio Venezia è importante non solo per il Pd?
«Ritengo che lui testimoni un modo diverso di fare politica. I cittadini della provincia di Enna a prescindere dai diversi schieramenti sapranno riconoscergli il giusto riconoscimento. Venezia non è mai settario nelle sue analisi politiche. La sua onestà intellettuale, la sua tenacia, la sua capacità di approfondimento, condivisa in una logica di collaborazione con altri, può dare alla politica ennese quello slancio non più derogabile. Fabio è un giovane amministratore, è già un punto di riferimento per il nostro territorio, ma possiede anche una visione chiara del futuro di questa provincia».
La sua è dunque una dichiarazione esplicita e motivata a favore del candidato Fabio Venezia?
«Venezia è un leader autentico. Non è mai stato un gregario nel senso di un yes man, questo gli ha creato qualche difficoltà con i maggiorenti del partito. Ma questa è normale dialettica politica. Fabio incarna la risposta alla necessità di una grande spinta al rinnovamento della politica e della società. Può contare su una popolarità enorme che ha travalicato i confini stessi della provincia. Tutto questo perché lui riesce ad articolare una proposta politica moderna, fuori dalle desuete logiche del piccolo cabotaggio. Una visione politica efficace e mai solo teorica. Spero che la sua candidatura alle primarie si possa tradurre in un autentico plebiscito popolare. Un segnale chiaro, esplicito, quello che è possibile aprire un nuovo corso della politica, ed in particolare di quella del Pd in provincia di Enna e nell’intera Sicilia».