di Nunzia Villella

Il 2 agosto 2022 Leonforte piange la perdita di un cittadino speciale, Nello Sciuto, il “poeta buono”, persona gentile e creativa, simpatico interprete della poesia dialettale dell’entroterra siculo. Ispettore d’igiene in pensione. Conosciuto anche per la feconda attività politica che lo ha portato ad essere sempre vicino alle persone in difficoltà, nei suoi versi sublimava emozioni forti con parole semplici, accessibili a tutti perché Nello, eterno fanciullino dagli occhi vivaci e sorridenti, aveva una parola, un sorriso e una rima sempre pronta per tutti.

La sua scrittura immediata, rifletteva la spontaneità della sua anima bella. Non era fatto per la cultura d’èlite, incoraggiava i giovani che amavano scrivere e presenziava ad eventi di ogni tipo, sempre accompagnato dal suo sorriso genuino. I suoi pensieri erano per tutti, tanto da toccare i cuori di una comunità che lo piange sinceramente e non per forma. Un personaggio autentico, una persona per bene, legatissima alle proprie origini e alla famiglia: i figli Giovanni e Giusy, in nipoti, le sorelle Tina e Fina con ci ha condiviso iniziative politiche e culturali che lo hanno portato all’organizzazione di eventi indimenticabili per Leonforte, basti pensare al Premio Letterario.

Nello scriveva da quando aveva tredici anni, ha conosciuto personaggi importanti che gli hanno dimostrato apprezzamento , figure di rilievo come Pippo Baudo e Mike Bongiorno. Di Mike fu ospite in una trasmissione televisiva. Maria Grazia Cucinotta lesse le sue poesie.  Il giornalista Melo Freni lo ha elogiato pubblicamente: “I tuoi versi – disse – sono belli e meritano un posto di rilievo nella tradizione letteraria popolare siciliana”.

Tra le sue pubblicazioni più note, la raccolta “E le mimose sbocceranno ancora”, “Fiori di mandorlo, fiori di speranza”, “L’inebriante gelsomino” e racconti come “Cronachette del mio paese”. Opere in cui ricordava sempre con amore la compianta moglie Ninetta. Nello Sciuto ha ottenuto svariati riconoscimenti. Ha vinto i concorsi “Altavilla in versi”, “Federico Tosti”, “I colori della Montagna” nel comune di Accumuli (Rieti) , “Tu Donna” a Misterbianco, finalista nel concorso “Vie della memoria” a Pescara. Ha composto l’inno del comune di Assoro, musicato dal maestro Giuseppe Lotario.

Il cugino, lo psichiatra Luigi Rubino, figlio di quel sindaco del passato (Nino Rubino) che Nello aveva amato come un figlio e che considerava suo mentore, lo ricorda commosso: “Nello era una persona senza tempo, impossibile categorizzarlo come un uomo di un’età specifica perché emanava una  vivacità e una  spontaneità che riflettevano la sua insaziabile  fame di vita”

Pensiero condiviso dalla figlia Giusy che dice del padre: “Era un eterno fanciullino… il fanciullino di Pascoli”.

L’ex sindaco Salvo La Porta, lo saluta con parole che toccano nel profondo, specie laddove il suo messaggio (di un uomo eternamente di destra) si conclude: “Addio, compagno Nello”. “Con Nello Sciuto scompare un vero interprete della politica popolare leonfortese; un poeta capace di raccogliere e sublimare l’essenza stessa della coscienza della nostra comunità, insinuandosi tra le pieghe dell’anima nostra con versi di autentica liricità. Scompare un amico generoso e fedele”.