Gagliano Castelferrato. E’ stato inaugurato ieri sera il Museo realizzato dal Comune nell’ex macello all’uscita del paese, in direzione di Troina. Una struttura su due livelli, dove sono state collocate le sculture di Rosario Masciarò (che le ha donate al Comune) e una serie di monitor che ritraggono le immagini di Enrico Mattei. L’inaugurazione, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune, alla presenza del presidente dell’associazione Nicola Di Gesu, del sindaco Salvatore Zappulla, del vicesindaco Vincenzo Di Cataldo e di parte dell’amministrazione, oltre alle autorità civili e militari locali e al presidente dell’associazione Pionieri e Veterani Eni Vito Bottitta, è arrivata al termine della presentazione del libro del professore Aldo Ferrara, siciliano che vive al Nord, intitolato “Enrico Mattei il visionario”.
Nel corso di una chiacchierata con il giornalista Josè Trovato, Ferrara, dopo l’introduzione del sindaco Salvatore Zappulla, che ha ricordato l’importanza di Enrico Mattei nella storia di Gagliano, un uomo la cui storia è impressa nel cuore di ogni gaglianese, ha presentato i contenuti del testo. “Enrico Mattei il visionario” offre un approccio innovativo, ha spiegato Trovato, alla figura di Mattei.
Aldo Ferrara, già professore di Malattie Respiratorie nell’Università di Milano, poi nell’Ateneo di Siena, è autore di ben 280 pubblicazioni e 27 Monografie. Editorialista TV, radiofonico e su carta stampata, con oltre 260 articoli di Medicina e Geopolitica. “Il 27 ottobre saranno sessant’anni che Mattei è venuto a Gagliano Castelferrato, tenne un discorso straordinario rivolgendosi direttamente ai gaglianesi, e poche ore dopo è stato ucciso – ha detto Trovato -. Partirei proprio da questo: che anno era il 1962? Chi c’era, cosa succedeva, quali erano gli scenari del 62 in Italia e nel Mondo?”. Una risposta lunga e articolata, del professore Ferrara, che ha parlato lungamente senza interruzioni, prima di interloquire nuovamente con il moderatore e prima che il sindaco Zappulla, assieme all’assessore Caterina Cocuzza, rivolgesse dei doni all’autore e allo scultore Masciarò.
Enrico Mattei il visionario, dunque. Nel libro l’autore spiega anche le ragioni: “Visionario anche nell’idea di un Mediterraneo liberato dai gioghi coloniali, visionario nella concezione di un Mondo non più tagliato da una demarcazione Nord-Sud, secondo l’interpretazione di Willy Brandt, visionario nel welfare aziendale, visionario nella evoluzione del concetto di Industria di Stato, visionario nel ruolo dei dipendenti ENI, che concepiva come comprimari nello sviluppo dell’Ente, visionario del Mondo del Petrolio per come si sarebbe realizzato negli anni a venire. Gli bastarono 17 anni, di cui 9 preliminari, per lasciarci questo patrimonio di idee e questa interpretazione dello sviluppo di una società solidale che oggi ancora stiamo cercando”.
Poi l’inaugurazione, con il taglio del nastro e la visita da parte degli ospiti, diverse decine di persone, che per accedere alla struttura hanno dovuto attendere il proprio turno, ma l’hanno fatto di buon grado, complimentandosi con il Comune.
L’evento rientra nel cartellone di eventi dell’agosto gaglianese, iniziative laiche che si accompagnano al calendario del cosiddetto “mese cataldiano”, interamente dedicato al Patrono di Gagliano Castelferrato San Cataldo. Eventi che si concluderanno la sera finale del triduo, il 31 agosto, con la processione e infine, dopo il fuochi d’artificio, con il concerto di Max Gazzè al Piano Puleo.