di Alfio Agati

Al cospetto di un’ottima cornice di pubblico, sabato 10 settembre, nell’elegante sala convegni del centro polifunzionale Papa Giovanni Paolo II di Raddusa, sede della pinacoteca comunale, è stato presentato il nuovo libro di Francesco Grassia, dal titolo Raddusa la culla del grano, edito dal Consorzio Sicil Cereal. Questo è il 6° libro della serie che il giornalista pubblicista Francesco Grassia, nostro corrispondente da Raddusa, ha dedicato alla città che nel 1941 gli ha dato i natali. Nel suo contesto è trattata la storia del grano duro biondo siciliano di Raddusa dalla semina al raccolto (nella parte prima) e dal mulino alla tavola (nella parte seconda). Vi sono riportati e illustrati, con appropriate immagini, i sistemi di lavorazione, di ieri e di oggi, del grano duro biondo siciliano prodotto a Raddusa e l’evoluzione della cerealicoltura raddusana dalle origini del paese ai nostri giorni. Ad introdurre ed a moderare i lavori è stato il bravo giornalista calatino Mariano Messineo. Dopo il saluto del vicesindaco Giuseppe Marino, presente in assenza del sindaco Emilio Cosentino, sono intervenuti: Francesco Favata, presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori) per la Sicilia orientale, il quale ha portato i saluti dell’ex presidente nazionale Dino Scanavino, che del libro presentato ne ha curato la prefazione; Filippo Paternò Raddusa, 20° barone di Raddusa e IX marchese di Manchi e Bilici, che nel 2018 ha ottenuto la cittadinanza onoraria del Comune di Raddusa, fondata, nel 1810, dal suo antenato marchese Francesco Maria Paternò Raddusa; Enzo Ingrassia, raddusano doc, noto avvocato, con studio legale nel capoluogo etneo; Vincenzo Grassia, imprenditore agricolo e presidente del Consorzio Sicil Cereal, editore del libro; Giuseppe Di Silvestro, già presidente della Cia per la Sicilia orientale; i carabinieri Domenico Lepera e Giuseppe Epicoco che, in assenza del comandante maresciallo Pasquale Todisco, hanno rappresentato la locale stazione; gli ispettori della polizia locale Aldo Sirna e Piero Bruno; il parroco don Mauro Ciurca e lex parroco don Pietro Mannuca; Franco Allegra, presidente dell’associazione Raddusani di Catania; Tiziana Vitanza, delegata provinciale dell’Aniomrid (Associazione nazionale insigniti dell’ordine al merito della repubblica italiana e decorati) di Siracusa; Gaetana Pagana, coordinatrice della struttura del Sai/Vizzini ordinari, intervenuta con il gruppo dei beneficiari ospiti del Siproimi. Lesperto Santo Pellegrino si è occupato dell’amplificazione, mentre la logistica è stata curata dalle ragazze della Pro Loco Raddusa: Marina Leonardi, Oriana Rizzo ed Enrica Ciurca. La manifestazione si è conclusa, tra la soddisfazione generale, dopo la lettura, da parte del giornalista Mariano Messineo, di alcuni passi della prefazione. (Nella foto di Santo Pellegrino, il tavolo dei lavori, da sinistra verso destra: Vincenzo Grassia, Francesco Favata, Giuseppe Marino, Mariano Messineo, Filippo Paternò Raddusa, Enzo Ingrassia e Francesco Grassia).