Pubblichiamo con vero piacere il sonetto, che il professore Massimo Nicolosi (apprezzato docente del Liceo Classico “Nunzio Vaccalluzzo“ ) ha dedicato alla pesca di Leonforte.
Sonetto della pesca leonfortese
La pesca di Leonforte sicula e normanna
è bionda , a volte rossa, e profumata,
tiene una pelle calda e vellutata
che se gli appoggi il labbro è una condanna.
La baci ma repente scatta il morso,
che lei ammiccante già poi s’abbandona
e al tuo palato tosto lei si dona
ed a tua voglia presta il suo soccorso.
La carne sua carnosa ti rapina
ed avido consumi il tuo rapporto
con questa Dea, con tale medicina
che fa sentirti come nave in porto.
E’ un frutto che va oltre sua natura
è l’ora che in eterno ti cattura
La pesca di Leonforte sicula e normanna
è bionda , a volte rossa, e profumata,
tiene una pelle calda e vellutata
che se gli appoggi il labbro è una condanna.
La baci ma repente scatta il morso,
che lei ammiccante già poi s’abbandona
e al tuo palato tosto lei si dona
ed a tua voglia presta il suo soccorso.
La carne sua carnosa ti rapina
ed avido consumi il tuo rapporto
con questa Dea, con tale medicina
che fa sentirti come nave in porto.
E’ un frutto che va oltre sua natura
è l’ora che in eterno ti cattura