Leonforte. Qualche mese fa fece notizia la sua richiesta agli uffici di revocare l’aggiudicazione dei lavori di riqualificazione in piazza Branciforti, un’opera pubblica importante e che lui stesso, il sindaco Carmelo Barbera, ha sempre ritenuto cruciale. Adesso trapela una notizia ancor più clamorosa: il primo cittadino ha presentato due esposti alla Procura della Repubblica per le procedure di aggiudicazione di quei lavori. L’intervento, si ricorda, è decisamente importante, perché i vincitori della gara dovranno occuparsi della riqualificazione di un importante spazio del centro, una piazza dove hanno sede monumenti storici della città, come il Palazzo Branciforti e la Scuderia, che da decenni attende un intervento, con un finanziamento di quasi mezzo milione di euro.

Due esposti, come detto. Il primo risale a luglio, il secondo al 7 settembre scorso. Entrambi sono stati depositati al Commissariato di Polizia. Nel primo si ricostruiva l’iter amministrativo, che non convince il sindaco e che l’aveva indotto a chiedere la revoca dell’aggiudicazione provvisoria a un’impresa leonfortese, denunciando il presunto “mancato rispetto” del principio di rotazione, dopo l’arrivo di una nota da parte di un imprenditore escluso dalla procedura. Richiesta di revoca a cui gli uffici non diedero corso, ritenendo che la gara si fosse svolta in maniera legittima. Nel frattempo, secondo quanto si evince dagli esposti, sulla questione si sarebbero svolti vertici in Prefettura e in più il sindaco stesso ne avrebbe parlato con il presidente della Commissione nazionale antimafia Nicola Morra. Il secondo esposto, sostanzialmente, è una integrazione, con cui Barbera segnala la presunta violazione, nella procedura, di due direttive interne da lui emanate.

Nel frattempo adesso, in sostanza, sembrerebbe tutto pronto per la gara: i lavori potrebbero partire da un momento all’altro, anche perché il sindaco, scrive, a questo punto non può più intervenire. Contattato per una dichiarazione, Barbera non ha voluto commentare, confermando solo di aver effettivamente presentato gli esposti. Fonti comunali aggiungono che il sindaco avrebbe chiesto un incontro al procuratore di Enna Massimo Palmeri.