Investimenti nelle infrastrutture, tra cui il completamento della Nord-Sud, la strada dei due mari, divenuta nel tempo la strada “dei sogni”, considerato che il collegamento tra nord e sud dell’Isola non è mai divenuto realtà. Una piattaforma di semplificazioni e di innovazioni legislative per favorire l’imprenditoria sana, oltre a temi di strettissima attualità, come il contrasto delle cosiddette “procedure negoziate”. Sono alcuni dei temi proposti ai candidati all’Ars dall’Ance Enna, presieduta da Sabrina Burgarello, di cui si parlerà sabato alle 10 all’Hotel Villa Giulia, nell’ambito di un “confronto sui bisogni infrastrutturali dell’ennese”.

Dopo l’intervento della presidente Burgarello, è previsto che la parola passi al delegato di Sicindustria Fabio Montesano, prima della deputazione regionale e nazionale.

Nel corso della campagna elettorale, come detto, l’Ance ha presentato varie proposte. “Sono temi – aveva scritto – su cui chiediamo impegni concreti e che speriamo di portare avanti insieme a chi tra i candidati riuscirà a farsi eleggere deputato all’Ars”.

Oggi dunque è arrivato il momento di parlarne.

Ecco, in sintesi e ordinatamente, quali sono state le proposte, nella piattaforma che segue, citata testualmente dal documento presentato ai candidati.

INVESTIMENTO INFRASTRUTTURALI

Da anni assistiamo alla totale assenza di investimenti infrastrutturali nella nostra provincia. Emblematica è la ormai “famigerataNORD-SUD, su cui abbiamo discusso a tutti i livelli e che è stata più volte finanziata per poi vedere sistematicamente che le somme stanziate venivano dirottate su altri interventi “politicamente” più sponsorizzati. Chiediamo a tutti i candidati di adoperarsi attivamente per riuscire ad inserire l’opera tra quelle prioritarie e possibilmente farla finanziare con i fondi del PNRR rimodulato.

Occorre ripristinare il finanziamento del lotto C1, (€.400.000.000) incompiuto, (Nicosia- Mulinello) con riadattamento del primo progetto definitivo, e evitare di assecondare il gioco di ANAS Sicilia che tenta di arrivare a un semplice ammodernamento del tratto esistente che non gioverebbe in nessun modo ad agevolare una crescita delle aree dell’entroterra interessate.

Altro tema che portiamo avanti da 25 anni è il rifacimento e la messa in sicurezza delle strade provinciali.

È incredibile come non ci si renda conto che ogni giorno migliaia di cittadini percorrono strade che definire da terzo mondo è poco. Dissestate da decenni, senza i minimi standard di sicurezza e inadeguate a resistere anche a piogge lievi.

Il Governo uscente ha tentato di mettere una pezza con due accordi quadro di 5 milioni ciascuno ma ad oggi gli interventi fatti non sono noti e soprattutto non sono risolutivi. Chiunque le percorra, specie nelle direttrici fra Comuni, si rende conto delle condizioni. Su tutte basti vedere l’Agira- Gagliano SP 22, la Nicosia Agira SP 18 o le provinciali che da Calascibetta portano a Nicosia.

Stessa situazione con i sistemi di depurazione e con gli impianti di trattamento rifiuti. Serve con urgenza che si affrontino questi temi dotando i comuni delle necessarie infrastrutture in grado di garantire la necessaria salubrità dei territori e dei cicli di smaltimento.

Qui emerge chiaramente un deficit storico dei nostri enti locali e della regione. L’incapacità progettuale.

La nostra proposta è quella di creare un’Agenzia regionale, con unità periferiche che si occupino delle singole province, che sia messa in grado di progettare direttamente e di semplificare in pochi passaggi l’iter di approvazione dei progetti. In sostanza una sola conferenza di servizi che approvi progetti fatti internamente dall’Agenzia e preventivamente concordati con i vari assessorati ed enti coinvolti. Non è più possibile vedere che un progetto approvato da un assessorato venga poi bocciato da un altro. In questa terra anche un piccolo intervento deve passare oltre 20 vagli e autorizzazioni prima di diventare esecutivo ed essere messo a gara.

SEMPLIFICAZIONI E INNOVAZIONE NORMATIVA

Sul tema del governo del territorio e dell’urbanistica dal 2016 abbiamo fatto passi avanti, ma ancora patiamo le lentezze della macchina burocratica e degli iter di approvazione.

Occorre rendere obbligatorio l’adeguamento dei piani particolareggiati nei P.R. G. con tempi di approvazione e adozione certi e semplificati e/o con commissariamento Comuni inadempienti;

Così come occorre semplificare l’iter per la realizzazione di edilizia IACP o di sostegno all’acquisto della casa in edilizia convenzionata per le giovani copie.

DIGNITA’ DEGLI APPALTATORI

PAGAMENTI

Un tema ricorrente e che ogni anno siamo costretti ad affrontare riguarda la totale incapacità della Regione di onorare gli impegni contrattuali e di finanziamento agli enti locali. Sistematicamente da aprile gli uffici degli assessorati attendono che il bilancio venga rettificato e che si sistemino le poste dei residui attivi. Il risultato, grazie alla proverbiale lentezza degli uffici della regione e che se non si arriva a novembre non si riesce a sbloccare i pagamenti. Chi purtroppo incappa nel periodo da giugno a ottobre-novembre è costretto ad aspettare anche un anno prima di vedersi pagato. La causa risiede nell’inettitudine e nel menefreghismo di alcuni burocrati, specie quelli di 3 assessorati in particolare che bloccano anche tutti gli altri.

LOTTA ALLE PROCEDURE NEGOZIATE

Uno dei grandi problemi che abbiamo connesso alla legalità negli appalti pubblici è la lotta alle procedure negoziate. Dietro le negoziate si celano clientele e corruttele che sviliscono chi vuole fare imprese seriamente e avvantaggiano solo i furfanti.

Purtroppo il legislatore nazionale e regionale sull’onda dell’emergenza ha privilegiato queste forme di affidamento rispetto a quelle più concorrenziali. Il risultato è che nei comuni sono sempre le stesse le imprese invitate al banchetto spesso, in spregio alle regole vigenti, sono tutte deli stessi comuni. L’ANAC ha fatto un’indagine sui rischi corruzione negli appalti e messo a disposizione di tutti i dati sul suo sito. Il risultato è un primato per Enna come la provincia con il più alto rischio corruzione e proprio per le modalità con cui vengono condotti gli affidamenti ed in particolare quelli diretti e le negoziate. È ora di fare qualcosa di concreto e chiediamo che nelle fasi in cui si devono individuare le imprese da invitare siano coinvolte le associazioni datoriali più rappresentative e le forze dell’ordine.

CREDIBILITA’ DELLA CLASSE POLIITICA REGIONALE

La scelta su cui siamo chiamati a pronunciarci in queste elezioni non è più di schieramento ma è più sulla credibilità dei candidati e delle forze politiche che rappresentano. Non possiamo continuare ad avere rappresentanti che non vengono ricevuti a Roma e che non hanno nessuna leva su cui poggiare le istanze dei territori. Serve una politica regionale e dei rappresentanti politici credibili per poter portare avanti investimenti e proposte per rendere la nostra terra più vivibile. Esempio concreto è quello sui bonus edilizi. Indubbiamente i nostri paesi e le nostre città sono tra le più malandate del paese eppure nemmeno una voce si è levata dalla politica per spingere il governo a risolvere il problema dei crediti fiscali incagliati a causa di una arrogante assunzione del ruolo di legislatore da parte dell’Agenzia delle entrate. Su questo e su tutti i temi di nostro interesse chiediamo impegno e fatti concreti.