di Josè Trovato

È già iniziato il ventesimo anno dalla sua scomparsa, ma il ricordo del vicequestore Andrea Manganaro è sempre più vivo nel cuore delle persone che lo hanno conosciuto. Un “poliziotto da film”, come lo definì il suo questore Giorgio Iacobone, di Enna, dopo quel drammatico 4 ottobre 2003, quando perse la vita, ferito mortalmente alla gola da un colpo di fucile passato attraverso il corpo di un cinghiale. Aveva solo 41 anni. E la sua, effettivamente, è la storia di un eroe contemporaneo, a cui, non a caso, è intitolato da dieci anni il cortile del Commissariato di via Borzì a Leonforte.

Giovanissimo, poco più che trentenne, al Cep di Messina, fu l’artefice della cattura del pericoloso boss Iano Ferrara (poi divenuto collaboratore di giustizia e pretese di verbalizzare alla presenza del dottore Manganaro) e di un altro boss. Poi lo trasferirono a Leonforte, il 26 ottobre 1994, dopo che fu coinvolto in un’inchiesta giudiziaria scaturita proprio dalle fasi successive alla cattura del boss Ferrara. Un’indagine da cui Manganaro uscì assolto con formula piena, totalmente senza macchia, ma ci sono voluti quasi dieci anni perché ciò avvenisse. La sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”, irrevocabile, è stata emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Messina.

Nel frattempo il suo arrivo mutò per sempre il volto del Commissariato di Polizia di Leonforte, che proprio lui volle trasferire nei locali di via Borzì. Un trasferimento coraggioso e complicato, oggi al centro di progetti di revisione per l’evoluzione edilizia leonfortese, la sua apertura a nord e la scomodità delle traversine del centro storico.

 

I numeri: in un piccolo centro oltre 200 arresti in otto anni

Un uomo di Stato, un uomo delle istituzioni, sempre in prima fila nella lotta al crimine. Ecco i numeri, estratti dalla tabella sulla base della quale, il ministero degli Interni, accettò di intitolargli l’androne del Commissariato.

Anno 1995: n°24 arresti – 58 denunciati a p.l.;

Anno 1996: n°68 arresti – 90 denunciati a p.l.;

Anno 1997: n°16 arresti – 61 denunciati a p.l.;

Anno 1998: n°7 arresti – 77 denunciati a p.l.;

Anno 1999: n°28 arresti – 69 denunciati a p.l.;

Anno 2000: n°22 arresti  – 32 denunciati a p.l.;

Anno 2001: n°23 arresti – 42 denunciati a p.l.;

Anno 2002: n°8 arresti – 34 denunciati a p.l.;

Anno 2003: n°9 arresti – 63 denunciati  – Settembre 2003.

Totale arresti n°205 – 526 denunciati a p.l.

 

I singoli casi: operazioni sin dal suo primo anno di servizio

Durante la sua dirigenza, il Commissariato leonfortese avviò un’attività di crescita che lo ha portato a essere, oggiAggiungi un appuntamento per oggi, uno dei punti di riferimento per le attività investigative nel cuore della Sicilia. Un periodo in cui Manganaro fu proposto per numerosi encomi solenni e altri riconoscimenti per arresti e la cattura, tra gli altri, di ben quattro latitanti.

Nel 1995 coordinò le indagini che portarono all’operazione Caruso: 3 persone finirono in carcere, accusate a vario titolo di omicidio e quattro tentati omicidi.

Nel gennaio 1996 arrestò 26 persone per spaccio, denunciandone altre 50 a piede libero: era l’operazione Herbita. Nello stesso anno, a maggio, scattò l’operazione Sparviero, in cui furono arrestate 32 persone e 75 denunciate a piede libero, per spaccio in concorso e altri reati.

Nel gennaio 1999 scattò l’operazione “Grotte Pulite”, ancora una volta contro un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina e eroina. Il 1999 finì in manette anche un pedofilo leonfortese, catturato proprio dal Commissario Manganaro. Il pedofilo era accusato di aver abusato di ben 7 bambini. Di recente, si ricorda, tornato in libertà il pedofilo finì nuovamente in carcere, per nuove violenze ai danni di altri ragazzini. Nel novembre dello stesso anno scattò una delle operazioni più note, l’inchiesta Interflora, seguita dall’operazione Interflora 2, con cui finirono in carcere per spaccio altre dodici persone. Un caso che ebbe risonanza nazionale. Sempre nel 1999 compì un arresto per duplice tentato omicidio: l’indagato aveva cercato di uccidere due fratelli. Un altro leonfortese fu arrestato per una rapina al Banco di Sicilia.

Nel 2001 portò in prigione Rosario Mauceri, l’allora referente a Leonforte del clan di Enna di Cosa Nostra, per il duplice omicidio di Filippo Musica e Elisa Valenti, avvenuto il 30 giugno 1999. Per ragioni tecniche, tuttavia, Mauceri, che alla fine prese l’ergastolo, finirà in prigione solo diversi anni dopo. Il Commissario Manganaro aveva già arrestato Mauceri nel 2000 per detenzione illegale d’arma.

Nel 2001 condusse l’inchiesta che portò all’arresto di un sottufficiale di un’altra forza di polizia per concussione, estorsione, tentata violenza privata e favoreggiamento. Nello stesso anno, arrestò sei persone per sequestro di persona e altri due leonfortesi per coltivazione di canapa indiana.

Nell’anno della sua morte, nel 2003, coordinò l’indagine che portò al clamoroso arresto di un professore di scuola media di Leonforte, per gli abusi sessuali che avrebbe commesso ai danni di un ragazzino: la polizia, al cui intuito investigativo si deve l’intera operazione, riuscì a catturare il pedofilo in flagrante. Anche in quell’anno, non mancarono gli arresti per droga e altri crimini.

 

La targa al Commissariato

Ecco la scritta che campeggia nel cortile interno del Commissariato di Leonforte:

“IN MEMORIA DEL DR. ANDREA MANGANARO  VICE QUESTORE AGGIUNTO DELLA POLIZIA DI STATO DIRIGENTE DEL COMMISSARIATO DI P.S. DI LEONFORTE DAL 26.10.1994 AL 4.10.2003, PER L’IMPEGNO PROFUSO NEL GARANTIRE LA SICUREZZA DI QUESTE POPOLAZIONI E PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTA SEDE I COLLEGHI ED I CITTADINI LO RICORDANO”.

 

Nota personale dell’autore: 

Il 30 giugno scorso, in veste di presidente della Pro Loco, nel giardino della Villa Bonsignore di Leonforte ho proposto ufficialmente, alla presenza dei vertici del Commissariato di Polizia e della Questura di Enna, del Comune e della Prefettura, ho promosso l’intitolazione al compianto vicequestore Andrea Manganaro di una via o una piazza. Oggi questo appello è più che mai attuale! (j.t.) 

Lunedì, intanto, è in programma la nuova edizione del Memorial Andrea Manganaro.