di Paolo Di Marco

Cinquantatré anni, laurea in Scienze politiche e una carriera all’Asp 4 di Enna in ascesa. Sorriso stampato sul viso che esprime empatia a primo abbraccio. Lei è Stefania Marino deputata ennese del Pd in Parlamento. Insieme alla collega Eliana Longi, del centrodestra, è una new entry. Ha messo piede a Montecitorio con timore e grande orgoglio: “L’emozione che ho provato appena sono entrata in Parlamento è stata grande. Mi dicevo, sarò all’altezza di questa grande responsabilità? Ma è stato solo un attimo”. Stessa cosa era successa sette anni fa quando Stefania Marino venne eletta per la prima volta in consiglio comunale ad Enna: “E adesso cosa vado a fare? Da catechista mi sono data subito una risposta: devo dare voce a chi non ha nessuno.”

Attenzione solo per gli ultimi?

“Devo molto all’intera comunità ennese, all’intero collegio e a tutto il partito che ha creduto in me. Io metterò tutto l’impegno possibile.”

Ma prima del partito chi ha creduto in lei?

“Senz’altro la mia famiglia che da sempre mi accompagna passo passo. Nel percorso politico due uomini hanno lasciato un segno indelebile. Il primo è stato Mario Ricerca, mi ha lanciata e sono certa che da lassù Mario è stato il primo a festeggiare la mia elezione”. In un attimo la donna prende il sopravvento sulla neo parlamentare e citando Mario il suo indice scansa con delicatezza una lacrima. “Non posso poi non dire grazie al senatore Mirello Crisafulli che ha sempre creduto in me e che oggi ha voluto fortemente quest’affermazione”.

Lei è una cattolica praticante convinta. Come armonizza la fede con la politica?

“E’ vero sono una fervente cattolica praticante e ne sono orgogliosa. Sono certa che Cristo mi segue e veglia su di me. Nei momenti importanti ho sempre la croce fra le mani. Sono certa che chi ama ha Dio nel cuore, per me è il riferimento assoluto. Non posso pregare, essere libera e vivere senza rispetto di chi mi sta di fronte. La fede mi aiuta a spiegare il mio impegno.”

A proposito di impegno politico, la sua priorità?

“Ritengo che il riconoscimento dell’insularità per la Sicilia sia fondamentale. E’ paradossale che alla Sardegna venga riconosciuta e alla nostra isola no. Noi non accediamo alla defiscalizzazione, allo sconto sui voli. In Sicilia non hanno potuto votare circa 5 mila studenti fuori sede proprio per l’alto costo dei biglietti.”

E rispetto la provincia di Enna?

“C’è tanto, forse troppo da fare. Penso allo svincolo autostradale, alla costruenda stazione ferroviaria, alla Panoramica, alla Nord Sud, alla continua desertificazione demografica e provo solo vergogna. È vero che molti problemi sono più grandi di noi ma per altri si fa poco o nulla. Cito ad esempio. Enna è una città universitaria, è fra le 10 in Italia che può vantare due atenei, e deve fare i conti con le difficoltà negli spostamenti. Viabilità stradale scadente, ferroviaria ancora di più. Bisogna creare le condizioni per dare sviluppo a questo territorio con le infrastrutture adeguate.”

Ha messo il dito nella piaga. Enna città universitaria con un Comune e un Ateneo troppo distanti?

“Ipotizzare lo sviluppo del territorio vuol dire avere una completa sinergia fra Comune e Università, o meglio del mondo universitario. Ad Enna abbiamo l’Università Kore e la rumena Dunarea de jos che si è sviluppata benissimo. Non voglio fare polemiche ma mi domando questa città ha una sua dimensione, una sua voglia per ospitare atenei e migliaia e migliaia fra studenti e professori? Purtroppo no. Scarsi servizi, strade che lasciano a desiderare, un Comune quasi infastidito per la presenza delle università. Da anni è questa la situazione. Le prove stanno in uno studentato ancora bloccato, in borse di studio senza fondi, nell’assenza di strutture anche ludiche e tanto altro ancora.”

Non per appesantire la riflessione ma l’università paga anche la mancanza di parcheggi?

“E quando ci sono vengono eliminati o tradotti in zone blu. Invece di agevolare studenti e famiglie il Comune rende tutto più complicato.”

Torniamo al momento elettorale. Cosa promette ai suoi elettori?

“Tanto impegno, tanto ascolto, tanta vicinanza. Ho una grande fortuna e non voglio disperderla. I miei elettori mi vogliono bene ed io per loro mi arrampicherò sugli specchi.”

Sarete due donne a rappresentare Enna in parlamento.

“E’ vero io ed Eliana, con la quale ho un ottimo rapporto. Certo ci divide tanto. Lei è una deputata di maggioranza, io di opposizione. Sono, però, certa che ci ritroveremo assieme nelle battaglie a favore del territorio. Anzi faremo fronte comune anche con i due deputati regionali.”