Nicosia. Il sindaco Luigi Bonelli interviene in prima persona nel caso della vicenda della Casa di Riposo Barone di Falco, dopo che nei giorni scorsi il presidente dimissionario, l’architetto Nicolò Mazza, in un’intervista pubblicata da alcune testate ha denunciato il rischio, contenuto in una lettera aperta a Palazzo d’Orleans, di chiudere entro fine anno se non vengono nominati gli amministratori: il pignoramento subito da alcuni dipendenti, che vantavano vari stipendi arretrati, ha bloccato i conti dell’Ipab, che peraltro ovviamente sono in attivo, e per questo dal 31 dicembre non si potrà più far fronte al pagamento dei servizi. Il risultato è semplice: se entro fine anno non arriva un commissario o non si nominano i membri del cda, che una volta al lavoro potranno sbloccare la situazione, il 1 gennaio la casa di riposo chiuderà i battenti.
L’eventuale chiusura, aggiunge ora il Sindaco in una lettera all’assessorato regionale della Famiglia e al vescovo, oltre che per conoscenza al Prefetto, avrebbe gravi conseguenze per la comunità nicosiana, “sia per il servizio svolto nell’assistenza di circa 40 anziani ospiti della Casa di Riposo, che per il licenziamento di almeno 20 dipendenti della struttura, con grave danno sociale ed occupazionale della nostra Città”. “Nella nota del presidente – ricorda Bonelli – si evidenzia la situazione di disagio e di rischio chiusura per la mancata nomina, da parte della Regione, del nuovo cda o di un Commissario già dal mese di Agosto 2021. Questo non consente la gestione amministrativa e burocratica dell’Ente e sta portando lo stesso alla chiusura della struttura”.
Da qui l’appello del primo cittadino, “non prima di far rilevare che sia questo Comune che la Diocesi di Nicosia già da diversi mesi hanno adempiuto a segnalare i nominativi da nominare nel nuovo organigramma del cda”. “Si chiede – conclude il sindaco – di voler provvedere all’immediata nomina degli organi amministrativi dell’Ente (C.di A. o Commissario)”.