di Maria Elena Debole
Leonforte. Un documentario storico in chiave moderna, con il rigore della ricerca e il fascino dettato dai ritmi di una clip realizzata in maniera professionale. È stato presentato ieri sera al Circolo di Compagnia “Branciforti e Leonforte – in fortutidine bracchi tui”, l’opera che reca il marchio di MC Gjn video maker. Riprese, regia e montaggio sono del poliziotto esperto in produzioni video Nino Sanfilippo, le ricerche e la sceneggiatura dell’esperto in comunicazione, storico e intellettuale leonfortese Giovanni Vitale, segretaria di produzione Maria Concetta La Porta. Con la presentazione della bravissima Miriam Sanfilippo, è stata una serata all’insegna della riscoperta della storia di Leonforte e della storia della famiglia Branciforti.
“Mi sono basato su fonti giù pubblicate e ci tengo a citarne una, ovvero il Campagna, che ritengo abbia fatto un lavoro egregio e interessante, pur non essendo uno storico di professione ma un militare – ha detto Giovanni Vitale -. Io mi sono limitato a dare rilievo ad alcune storie e alcuni passaggi che ho ritenuto interessanti. Ciò che ritengo sia stato colto e mi fa piacere, perché mi auguro che emerga, è il riferimento poetico al neorealismo, legato alla crudezza di certe situazioni che purtroppo sono reali ma senza fare una agiografia della nostra situazione. Ritengo che la storia ci insegni che con un po’ di buona volontà e un minimo di impegno civile ed economico si possono realizzare grandi cose. Faccio un esempio: il coro ligneo della nostra Chiesa Madre, un’opera stupenda, per secoli è rimasta seppellita, misconosciuta, quando invece ha un indubbio valore artistico e culturale”.
Secondo Vitale, il quale si è espresso per la prima volta davanti alle telecamere, lui che ha curato l’immagine di persone anche famosissime ma tenendosi sempre, rigorosamente, lontano dai riflettori – ma ha spiegato di aver voluto contribuire anche mettendoci la mia faccia, “in un gesto d’amore per la mia città e la mia gente” – c’è spazio per rendere quest’opera uno strumento di promozione culturale e territoriale. “Lo metteremo sui social network, lo metteremo sul canale youtube di MC Gjn – conclude – e poi valuteremo se raccogliere l’invito di portarlo nelle scuole, perché è sempre importante coinvolgere i giovani e in passato ho avuto esperienze molto gratificanti”.
Dal canto suo, Nino Sanfilippo racconta di essere “emozionato”. “Lo sono – spiega – per aver fatto parte di questo gruppo e per aver visto la sala piena di persone che si sono emozionate, entusiaste per aver visto questo documentario. All’inizio dovevamo fare solo qualche foto e qualche video, ma poi ci siamo resi conto che il materiale che stavamo maneggiando andava aldilà e abbiamo deciso, strada facendo, di realizzare un documentario. Abbiamo creato un gruppo di lavoro importante e decideremo, in seguito, se realizzare altro: qualche idea c’è già”.