Una mostra pomologica di varie tipologie di olive appartenenti al territorio siciliano, organizzata dal CREA in collaborazione con la ex Provincia di Enna e l’ESA, ha attirato tanti ricercatori dell’isola, imprenditori agricoli, vivaisti e studenti che hanno come obiettivo la salvaguardia della biodiversità.

L’evento si è tenuto nel parco di Zagaria ed è stato realizzato nell’ambito del progetto “Valorizzazione delle Risorse genetiche frutticole siciliane”, finanziato dal PSR Sicilia misura 10.2 Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura di cui è responsabile scientifico Marcello Cutuli Ricercatore del CREA.

Il progetto si pone come obiettivo la tutela della agrobiodiversità attraverso il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio genetico frutticolo siculo rappresentato da antiche varietà locali a rischio di estinzione.

Il panorama varietale dell’isola è rappresentato da oltre 50 genotipi di cui 8 sono ampiamente diffusi nei diversi distretti olivicoli del territorio e assieme a 20 varietà di minor diffusione caratterizzano le 6 DOP riconosciute all’olio extravergine di oliva siciliano.

La mostra delle diverse varietà di olive provenienti per la maggior parte dal campo internazionale di germoplasma di Zagaria di proprietà della ex Provincia e dal campo carboj di Castelvetrano quest’ultimo realizzato dal Dipartimento di Scienza Agrarie dell’Università di Palermo, ha focalizzato l’attenzione degli studiosi e del mondo agricolo imprenditoriale sugli aspetti qualitativi in funzione della crescita sostenibile del comparto olivicolo che in Sicilia rappresenta una buona parte del prodotto interno lordo.

Visita guidata per gli studenti dell’indirizzo Agrario dell’Istituto Abramo Lincoln di Enna e dell’Agrario di Bronte. L’agronomo Antonio Aveni ha illustrato il campo collezione di Zagaria con oltre 400 varietà provenienti da tutto il pianeta.