Pubblichiamo le riflessioni dell’ex vicesindaco e assessore alla Legalità di Leonforte Nino Ginardi, a margine dell’operazione che ha portato agli arresti domiciliari due presunti usurai e all’iscrizione nel registro degli indagati di altre venti persone. Un’inchiesta che ha colpito al cuore la città, non solamente perché quasi tutti gli indagati, come fa notare Nino, sono uomini della cosiddetta Leonforte-bene, ma soprattutto perché questi reati, se accertati, confermerebbero ciò che personalmente ho sempre creduto, ovvero l’esistenza in paese di una zona grigia, dove l’illegalità impone le due regole. (J.T.)

_La costituzione di parte civile annunciata dal Sindaco di Leonforte nel processo penale che si aprirà a seguito della vasta operazione antiusura condotta nella giornata di ieri, 22/11/2022, dalla Guardia di Finanza, è un atto dovuto in ottemperanza ad una delibera di Giunta risalente al 2014 e tutt’oggi efficace._

_Nessuna discrezionalità, nessun premio, nessun encomio politico può esserci rispetto ad un’azione che non è altro che il minimo sindacale per l’Istituzione che amministra un territorio da troppo tempo vilipeso, oltraggiato e saccheggiato da condotte vili, protese esclusivamente all’arricchimento personale, che coartano la libertà morale delle vittime e depredano i patrimoni di intere famiglie_

_Dove ci sono mafia, usura ed estorsioni non c’è dignità. E non mi riferisco soltanto ai mafiosi e agli usurai ma anche a quanti, direttamente o indirettamente, familiari compresi, assumono prebende; a chi ruota attorno al “sistema”; a coloro che si approvvigionano o comunque si nutrono di facili introiti o conseguono posizioni di vantaggio; ed ancora, a quei professionisti della “Leonforte bene” e a quello stuolo di conniventi che fanno affari e si prestano ad essere utilizzati da tali inqualificabili personaggi_

_I reati contro il patrimonio e in special modo quelli di natura finanziaria, necessitano di un sistema connivente per poter crescere e potersi auto-alimentare ed è innegabile che usura, riciclaggio, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni, trasferimento fraudolento di valori, abbiano trovato terreno fertile nel tessuto sociale leonfortese, come peraltro acclarato da notorie e comunque recenti inchieste della DIA di Caltanissetta, di cui danno evidenza le relazioni annuali, che hanno interessato il territorio al pari di quella di ieri della GdF, a cui va un enorme e sentito ringraziamento_.

_Se nonostante anni di inchieste, sequestri, condanne e procedimenti penali, emergono due arresti e venti indagati, è chiara la necessità di una seria presa di coscienza sul territorio, di un’indagine sul suo tessuto sociale, sulla composizione della comunità, sui rapporti fra tessuto imprenditoriale, professionisti e colletti bianchi e finanche sui rappresentanti politici_.

_La dichiarazione stampa di oggi del Sindaco, per quanto attesa e necessaria, resta tardiva, essendo successiva a quella del Presidente della locale Associazione Antiracket e Antiusura, del Segretario del PD che si è associato a questi e di molti altri cittadini che, con coraggio, hanno commentato i fatti con notevole e pubblica indignazione fin dalle primissime ore dalla diffusione della notizia_.

_Se costituzione di parte civile deve essere, lo sia sempre e non soltanto in relazione a retate eclatanti o procedimenti penali di vasta scala. Esistono altri procedimenti penali, alcuni dei quali in capo ad uno dei soggetti tratti agli arresti nella giornata di ieri, attualmente pendenti presso Tribunali italiani che hanno parimenti leso altre famiglie leonfortesi, nei confronti delle quali nessuna presa di posizione è stata assunta e in relazione alle quali nessuna formalizzazione di parte civile è stata perfezionata dall’Ente_.

_D’altro canto, proprio perché sul tema della legalità non si fanno sconti, debbo amaramente constatare che nessuno di coloro che, secondo i più accreditati rumors locali, ambiscono alla poltrona di Sindaco e sembrano affannati a cercare sostegni civici, tanto da meritarsi l’inserzione nel toto-nomi, hanno preso aperta e netta posizione nei confronti delle numerose vittime e di condanna degli indagati, per non parlare nei confronti dei destinatari delle misure cautelari_.

_Non si fa politica con la legalità. Semmai si fa politica della legalità. E lo si fa in termini sostanziali, non con dichiarazioni giornalistiche che, per i connotati a cui ho fatto riferimento, assumono le sembianze di frasi di circostanza se non accompagnati da visione coerente e azioni puntuali, costanti e precise._

_Male, anzi, malissimo. Se la legalità non è fulcro dei programmi politici, c’è un problema che va oltre gli arresti, gli indagati e le indagini_

_Il principio di non colpevolezza è costituzionalmente sancito e per ciò stesso va rispettato nei confronti di ognuno degli indagati, per quanto, in relazione alla posizione di qualcuno che, stando alle ricostruzioni, sarebbe stato posto agli arresti domiciliari, non deve sottacersi che trattasi di pregiudicato per reati specifici con sentenza definitiva passata in giudicato_.

_Per gli altri indagati auspico un ridimensionamento delle posizioni di correità o, meglio, la possibilità di chiarire l’estraneità assoluta ai fatti oggetto di indagine_.

_20 indagati per usura e reati finanziari in una società di 12000 abitanti fortemente assistita e sussidiata è sintomatico di una situazione di gravità inaudita_.

_Serviva a suo tempo *l’Osservatorio della Legalità* che qualche mentore, con sprezzante sarcasmo, ha osato definire “dell’Inutilitá”. E serve più che mai ora perché la sottrazione di fattori di crescita alla criminalità comune e organizzata passa dall’indagine sociologica della comunità e da un’azione politica tesa alla prevenzione generale sociale_

_Mafia, pizzo, droga, incendi, atti vandalici sono ormai sdoganati e non ci si può abituare. Leonforte è altro. Leonforte merita altro._

_Per aiutare le Forze dell’ordine non servono gli applausi a prognosi postuma ma azioni mirate a ridurre il loro lavoro. La prevenzione è più importante della repressione._

_Il convincimento alle altre vittime a denunciare deve essere veicolato come messaggio non solo di speranza ma di concreto supporto, tenuto conto che la denuncia passa inevitabilmente dal superamento di paure e languide invettive sociali_.

_Leonforte ha un problema che sta diventando cronico e a fronte di un’emergenza, nuovamente acclarata dalla Guardia di Finanza, servono risposte emergenziali a tutela vera delle vittime verso le quali la comunità buona deve stringersi con spirito di sincera solidarietà._

_Si trovino i fondi o si utilizzi il prelevamento straordinario dal fondo di riserva per *istituire un apposito capitolo di bilancio in attuazione all’art. 18 ter della legge 44/99*, così da fornire sostegno e ristoro immediato alle vittime che già hanno denunciato e a quelle che vorranno ancora farlo_.

_*Si verifichi se gli indagati hanno rapporti di convenzione, concessione o di altro genere con l’Ente* e si intervenga a tutela della reputazione dell’Ente stesso, appurando se tali rapporti hanno in qualunque modo costituito condizione per realizzare o favorito la perpetrazione dei reati in corso di indagine, affinché eventualmente siano immediatamente cessati_.

_*L’Ente offra tutela legale gratuita alle vittime*, sostenendo i costi di costituzione di parte civile e le spese per il supporto psicologico_.

_*Nei bandi, negli avvisi, nelle manifestazioni d’interesse, si inseriscano clausole di protezione tese a riconoscere punteggi o priorità alle vittime rispetto ad incarichi, affidamenti o altre opportunità scaturenti dall’attività istituzionale dell’Ente*, affinché le stesse vittime possano essere sostenute nel rilanciare le rispettive attività commerciali o imprenditoriali_.

Si organizzi la *giornata della legalità* che non fu mai realizzata.

_Nella qualità di Presidente di un Ente del Terzo Settore che ha istituito un nucleo territoriale a Leonforte per attività di interesse generale, fra cui vi rientra proprio lo sviluppo della cultura della legalità, a nome di tutti gli associati, desidero ribadire nuovamente la più totale e sincera vicinanza alle vittime e alle loro famiglie. Pertanto, per quanto nelle nostre possibilità, manifesto la disponibilità degli avvocati che compongono il Dipartimento Affari Giuridici e Legali di Mente Pubblica, per ogni necessità di supporto giuridico_.

Nino Ginardi