Il Duomo di Enna, lo scorso martedì ha ospitato la quarta edizione di  “…e cantamu a Maria!” rassegna di cori parrocchiali per invocare la pace nel mondo. L’evento si è tenuto alla vigilia della ricorrenza del grande terremoto del 1693, evento sismico che distrusse oltre 45 paesi in Sicilia.

La popolazione ennese, secondo le testimonianze del tempo, aveva invocato e ottenuto la grazia di essere preservata dal terremoto e dalle epidemie dalla Vergine della Visitazione.

Con canti e preghiere otto formazioni corali cittadine si sono alternate ai piedi del simulacro della Madonna, esposta ai fedeli, proponendo canti mariani liturgici della tradizione e della devozione popolare, spaziando dalla polifonia di Vincenzo Bellini, Jaques Arcadelt e Marco Frisina fino agli autori cristiani contemporanei Giosy Cento, Cristina Damonte, Marco Frisina, con brani in lingua siciliana dell’ennese Salvatore Martinez e del cantautore Mimmo Ariosto (messinese d’origine, ennese d’adozione).

Protagoniste le corali: “Le voci bianche di Maria” (i bambini della parrocchia chiesa madre), “Beato Girolamo De Angelis” (parrocchia San Bartolomeo), “Santa Chiara” (parrocchia Santissimo Crocifisso di Pergusa), “Note colorate” (parrocchia Sant’Anna), “San Pancrazio” (Santuario della Madonna di Valverde), “San Francesco” (chiesa di San Francesco), “Bonae Voluntatis” (parrocchia Santa Lucia), “Maria Santissima della Visitazione” (parrocchia chiesa madre).

Oltre ai canti, le riflessioni di autori cattolici e del Vangelo, scelte dal confrate Saverio Russo con la supervisione di monsignor Vincenzo Murgano, hanno guidato la serata che ha avuto per filo conduttore la frase evangelica “Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio”. I testi sono stati proclamati dalle lettrici Cettina Timpanaro, Claudia Nicotra e Silvia Vicari.

Al termine della rassegna, i cori si sono uniti in una sola voce per cantare, in dialetto ennese, la tradizionale Coroncina a Maria Santissima della Visitazione.

Dedicato l’ultimo momento alla memoria del tecnico del suono Andrea D’Amico, scomparso di recente, “per la sua vicinanza al mondo ecclesiale e confraternale e per la grande professionalità messa per anni al servizio degli eventi organizzati in Duomo”. Il confrate tenore Mario Mangione ha eseguito in suo ricordo l’Ave Maria di Schubert accompagnato alla tastiera da Santino Cancaro e una targa è stata consegnata a Natascia Vicari, moglie di Andrea e responsabile tecnico dell’audio e delle luci della serata.

Alla rassegna hanno preso parte i rappresentanti delle confraternite cittadine e del clero.

Il rettore della confraternita della Visitazione, Mimmo Valvo, ha dichiarato: “La prossima rassegna di cori sarà organizzata nel 2024 per i festeggiamenti dei 150 anni della fondazione della nostra congrega”.