È venuto a mancare, all’età di 74 anni ad Enna, il professore Michele Vallaro, studioso di linguistica e di letteratura araba. La morte è sopraggiunta, dopo un malore un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo, lo scorso 12 gennaio, ma la notizia è stata diffusa dopo i funerali, celebrati in forma privata come deciso dalla moglie.

Di origini piemontesi, ha insegnato per decenni nell’università di Torino, dove ha conseguito il ruolo di professore ordinario nel 2002 ed è stato tra i fondatori e direttori scientifici di Kervan, autorevole rivista di studi afroasiatici. Dal 2007, il professore aveva ottenuto la cattedra all’università Kore a Enna, che lui stesso considerava più vicina alla sua dimensione territoriale, quella della cultura arabo-mediterranea. Abitava in una villa sul lago di Pergusa, dove ha continuato la sua ricerca filologica e letteraria e alla formazione degli allievi.

Maestro e autore di opere che hanno fatto la storia dell’arabistica e che sono adottate in moltissime università e traduttore di alcuni poemi. Vallaro ha sempre curato con determinazione il dialogo euro-arabo, partendo da una consapevolezza culturale che egli amava definire iperbolicamente “non del secolo scorso, ma dell’Ottocento”, proprio per rimarcarne le radici antiche. Per questo, ha vissuto prima con fastidio e ultimamente con profonda amarezza il progressivo peggiorare delle relazioni all’interno del mondo arabo e tra questo e l’Europa: un’involuzione da lui considerata priva di fondamento ed incomprensibile, a fronte di una plurisecolare e ricca convivenza linguistica, letteraria e scientifica tra le due sponde del Mediterraneo.

All’università Kore, dove era stato da poco confermato come membro del consiglio dei garanti, si farà di tutto per portare a termine il lavoro monumentale della grammatica della lingua araba, con la collaborazione dei suoi allievi e anche di altre università che era stato avviato da tempo.

Verrà intitolata, all’illustre docente, un’aula dell’ateneo ennese e verrà, inoltre, organizzato un convegno nazionale per ricordare il lavoro e il contributo dato alla linguistica e alla letteratura araba.