Il “Lapidarium” del Comune di Troina, recentemente istituito al primo piano della Torre Capitania di via Conte Ruggero, su volontà dell’amministrazione comunale sarà intitolato alla memoria del compianto Giovanni Cleofe Canale, illustre accademico e storico dell’architettura, fortemente legato alla comunità troinese.
“Cleofe Giovanni Canale – spiega il sindaco Fabio Venezia – , è stato un grande studioso e i suoi studi hanno contributo alla conoscenza dell’architettura medievale e barocca della Sicilia in Europa. Legatissimo alla sua amata Troina, dedicò molti dei suoi studi ai monumenti medievali della città. Attraverso l’intitolazione del Lapidarium civico abbiamo voluto onorare la memoria di un figlio illustre della nostra terra”.
Nato a Nicosia nel 1924 e laureatosi in Lettere all’Università degli Studi di Catania, ha collaborato come ricercatore con le università di Messina e di Palermo, prima di diventare professore ordinario di “Storia dell’architettura” alla Facoltà di Lettere dell’Università degli studi della Calabria. Insigne studioso di architettura, è stato autore di saggi e monografie sulle strutture architettoniche monastiche siciliane in epoca normanna, sulla cultura urbana tardo barocca e sugli schemi compositivi di ascendenza lombarda nell’architettura medioevale in Calabria. Ha partecipato e organizzato numerosi convegni su argomenti architettonici e diretto le collane “Storiografia architettonica” per l’editore Flaccovio e “Architettura ed urbanistica” per Pellegrini editore. Docente in pensione, ha intrapreso, estendendola su piattaforme digitali, un’opera di divulgazione della storia e degli elementi dell’architettura classica e moderna, continuando a mantenere i contatti con il mondo universitario, sia partecipando come relatore a convegni scientifici, sia indirizzando molti studenti alla redazione di tesi di laurea e ricerche.
Tanta parte della sua produzione letteraria e della sua attività di ricercatore ha riguardato la città di Troina, in particolare l’esame dei dati archeologici e topografici dell’antica Engyon (1954), della cattedrale normanna, dei monasteri italogreci (1951) e della decorazione plastica dell’età romanica (1964). Per questo legame affettivo con la sua terra d’origine, il 17 settembre 2013, il consiglio comunale di Troina, su proposta del sindaco Fabio Venezia, gli ha conferito la cittadinanza onoraria come “segno di gratitudine per gli studi scientifici volti alla riscoperta delle tradizioni culturali e storiche della comunità” e, nella sede istituzionale della stessa città, il 9 gennaio 2016 gli è stato conferito dall’Accademia di Belle Arti “Rosario Gagliardi” di Siracusa, su proposta del professor Paolo Giansiracusa, la laurea “honoris causa” in Scenografia.
Si è spento il 21 novembre 2021 e le sue spoglie mortali riposano nel cimitero monumentale di Troina.