BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Mi pare che sia dalla relazione della presidente Lagarde, sia dalla relazione del presidente Donohoe, sia dai contributi dei leader dell’unione ci sia la consapevolezza di un sistema che in ogni caso ha i fondamentali solidi”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio Europeo, rispondendo a una domanda sulle banche.
“Sicuramente bisogna monitorare, implementare l’Unione bancaria e dei capitali, c’è un lavoro che va fatto sulla governance, non perchè negli ultimi giorni riteniamo che si possa modificare il quadro, ma perchè banalmente il sistema ha bisogno di elementi che mancano per la sua completa forza e capacità di impatto. Non mi pare che ci sia particolare preoccupazione per un sistema i cui fondamentali sono stabili e solidi”, ha aggiunto Meloni.
Quanto alla ratifica del Mes, “credo che la materia vada discussa nel contesto nel quale opera, il riferimento alla governance non è stato fatto a caso, e ci sono anche altri strumenti che sono più efficaci nell’attuale contesto. Stamattina abbiamo discusso dell’unione bancaria, per esempio. Il ragionamento va fatto in un quadro complessivo”.
Il premier, che si è detta soddisfatta per l’esito complessivo del Consiglio Ue, ha avuto anche un bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron. E’ stato un incontro “molto ampio, anche di scenario sulla situazione sicuramente complessa sul piano geopolitico che tutti quanti viviamo. Mi pare che ci sia voglia di collaborare su materie che sono di importanza strategica – ha spiegato Meloni -, sicuramente per l’Italia e per la Francia e penso alla questione migratoria sulla quale trovo una grande disponibilità ad affrontare la questione in modo strutturale da parte del presidente Macron”.
“Mi pare ci fosse un clima molto produttivo – ha aggiunto -, molto favorevole, e questo può essere sicuramente utile per affrontare le sfide comuni. Sono soddisfatta di questo bilaterale come degli altri bilaterali che ho avuto in queste ore con il primo ministro portoghese e quello greco”.

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