ENNA. A scuola di cinema con il meglio del cinema italiano: dall’ideatore del festival del cinema di Marzamemi, nonché regista e sceneggiatore, Nello Correale, al due volte David di Donatello Daniele Ciprì. E ancora il regista ennese Davide Vigore, il produttore Giovanni Rosa e il film editor Riccardo Cannella.
Un’esperienza che è già cominciata da qualche settimana per oltre 150 studenti dell’istituto Napoleone Colajanni di Enna, capofila del progetto “Cinema di periferia”, dell’istituto comprensivo Neglia – Savarese e dell’istituto comprensivo Santa Chiara.
Il percorso, finanziato dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero per i beni e le attività culturali del turismo, si strutturerà in moduli in cui la parte pratica si mescolerà con la teoria: i ragazzi impareranno a scrivere una sceneggiatura, a capire che luci utilizzare in una scena, le tecniche di regia e di montaggio.
L’obiettivo primario del progetto è stimolare la creatività, cercare di abituare gli studenti alla bellezza, rendere i giovani protagonisti del loro tempo cercando di valorizzare anche il territorio.
Alla fine del progetto, infatti, saranno proprio gli studenti delle tre scuole a girare un documentario che parlerà di Enna e che sarà proiettato su tutti i palazzi della città per trasformarla in una grande sala cinematografica all’aperto.
Per la dirigente scolastica dell’istituto Napoleone Colajanni, professoressa Maria Silvia Messina, è il naturale proseguimento di un progetto di potenziamento teatrale già in corso per l’indirizzo “liceo delle scienze umane”, in cui gli alunni studiano le tecniche di comunicazione e tecnologia della comunicazione multimediale: “Abbiamo creduto nella validità di una proposta innovativa per una didattica che possa andare oltre gli schemi tradizionali. Crediamo che sia importante soprattutto per rendere gli studenti ancora di più fruitori critici dei prodotti cinematografici e audiovisivi. Il progetto in rete con gli altri due istituti, e voglio ringraziare le dirigenti scolastiche professoressa Marinella Adamo e professoressa Maria Concetta Messina per averlo accolto con entusiasmo, è anche un momento di incontro tra gli studenti che faranno alcune lezioni insieme e che potranno confrontarsi e lavorare in squadra”.