L’Assemblea territoriale idrica ha consegnato ad Acquaenna scpa i lavori da 4 milioni 927 mila euro di rifacimento della rete idrica di quasi tutto il centro abitato, un’opera fondamentale perché consentirà di ridurre le perdite e ottimizzare la distribuzione dell’acqua. L’intervento è stato finanziato nell’ambito dei fondi comunitari del React Eu e la società d’ambito lo eseguirà per il tramite della propria consorziata Cogen.
Il responsabile unico del procedimento è il geometra Carmelo Muni, che ha sottoscritto la consegna dei lavori alla presenza dell’ingegnere Stefano Guccione, direttore generale dell’Ati Enna, dell’ingegnere Giovanni Bruno, direttore dei lavori, dell’ad di Acquanna, ingegnere Alessandro Rinaldi, del presidente della Cogen, dottore Mario Zappalà.
“Dopo la consegna, i lavori sono ai nastri di partenza, dovrebbe essere questione di pochi giorni – afferma il sindaco Venezia – e siamo lieti perché si interviene in gran parte dell’abitato, nella zona antica e anche in alcuni quartieri residenziali. Noi attendevamo da oltre 10 anni il questi lavori e per questo siamo particolarmente soddisfatti. Nelle zone più antiche di Troina la rete idrica risale addirittura all’inizio del Novecento, e ridurre le perdite qui è fondamentali perché abbiamo percentuali di perdite assolutamente rilevanti: un’opera importante”.

Il sindaco di Troina, l’on. Fabio Venezia
Dal canto suo, il presidente dell’Ati Enna, l’avvocato Nino Cammarata, sottolinea come l’assemblea abbia disposto interventi in ogni centro. “In queste settimane abbiamo fatto partire lavori milionari a Villarosa, Centuripe, Pietraperzia e tante altre città della provincia – afferma il presidente – e ci rendiamo conto che questi interventi sono davvero fondamentali: le perdite, come ho già avuto modo di dichiarare, rappresentano un’emorragia continua che si riflette sull’incremento della tariffa. In più interveniamo grazie ai fondi del React Eu, la nostra intuizione vincente dei mesi scorsi, che ci consente di non far gravare per nulla il costo di queste opere sui cittadini, giacché il costo non è coperto dalla tariffa ma dai fondi, per il 98 per cento”.