di Paolo Di Marco

Enna. Salvatore Puglisi, responsabile provinciale Rete Imprese Italia, ha lanciato il classico sasso nello stagno puntando il dito contro la fusione fra la Camera di commercio di Palermo e di Enna operata a freddo senza il coinvolgimento empatico della politica, della burocrazia e degli imprenditori. Sia Palermo che Enna l’hanno subita e per niente apprezzata. Risultato, il pesce grosso mangia il pesciolino e l’imprenditoria ennese perde ogni voce in capitolo. Tanto è vero che scontata la presidenza palermitana, per via del numero delle imprese presenti nella conca d’oro, le associazioni di categoria si chiudono a riccio e lasciano i rappresentanti ennesi fuori dalla porta della giunta esecutiva. Insomma nessuna solidarietà palermitana nei confronti della deleritta rappresentanza ennese. Visti i risultati è quindi sicuramente azzardato parlare di fusione perchè di tratta di annessione o incorporazione, ripetiamo subita controvoglia anche da Palermo. Resta un dato incontrovertibile: a Enna è scomparsa la Camera di commercio come sono scomparsi altri numerosi uffici trasferiti, nel silenzio più assoluto a Caltanissetta, dove non paghi, con un clima da stadio a sostegno stanno cercando di sottrarre anche il nascente Policlinico. Nella vita ci vuole chiarezza e se Regione e Stato hanno intenzione di cancellare la Provincia di Enna che lo facciano velocemente evitando di triturare tutto un territorio.

Alla richiesta di chiarezza risponde presente il sindaco di Enna Maurizio Dipietro: “Condivido e sostengo l’appello lanciato in queste ore dal rappresentante provinciale di Rete Imprese Italia, Salvatore Puglisi, sulla situazione paradossale in cui si trovano le nostre imprese dopo il nefasto accorpamento delle Camere di commercio di Enna e Palermo.” Il primo cittadino ennese ricorda che “già nel luglio del 2021 ebbi modo di contestare questa innaturale fusione tra realtà fisicamente distanti e impossibili da gestire per le imprese che operano nel territorio del centro Sicilia. Il paventato rischio che il nostro territorio provinciale si venisse a trovare senza alcun tipo di rappresentanza, si è puntualmente verificato, creando una situazione semplicemente assurda.” Per dare una svolta a questa condizione irragionevole che oggi vede in primo piano la Camera di Commercio ma che riguarda il futuro dell’intero territorio ennese il sindaco Dipietro chiama alla mobilitazione tutti i comuni della provincia: “Ribadisco quindi quanto sostenni allora, ovvero la necessità di procedere al più presto lungo l’unica strada che al momento appare la più praticabile, quella cioè del ritorno al passato, promuovendo un confronto con i territori e quindi con i sindaci, per individuare quali siano le migliori soluzioni. I comuni – conclude il primo cittadino di Enna – continueranno ad essere accanto alle imprese e la politica ha il dovere di portare avanti azioni in sinergia con i territori e con le imprese che vi operano.” Un aiuto davvero importante può essere data dalla rinascita della Provincia alla cui nuova classe dirigente, che dovrebbe essere finalmente eletta in autunno. il compito di fare da barriera difensiva alle continue sortite di altri enti che per garantire se stessi impoverscono il territorio ennese.