di Josè Trovato

         martedì 30 maggio dell’anno 2023

Le urne sono state chiuse e 8 città su 9 della provincia di Enna hanno già i loro nuovi sindaci. E’ stata una campagna elettorale estenuante, forse anche troppo per quella che sarebbe la reale posta in palio: amministrare città che nei prossimi anni cercheranno di creare economia e sviluppo nella provincia più povera d’Italia e da dove i ragazzi scappano alla prima occasione utile. Vivere qui significa troppo spesso lavorare sottopagati e doversi rassegnare a un precariato che poi, a un certo punto, diventa quasi uno stile di vita. Si deve cambiare marcia, ammesso che sia possibile.

Ecco, parliamo brevemente dei vincitori, a cui – è quasi inutile dirlo – auguro tutto il bene del mondo. Peraltro devo dire che mai come questa volta li avevo indovinati tutti. Ci sono screenshot e conversazioni a dimostrarlo. In alcuni posti, tuttavia, i miei favoriti hanno dovuto lottare parecchio. Era ampiamente prevedibile il ballottaggio Cammarata-Di Seri a Piazza Armerina, con il primo, un professionista affermato, che si porta dietro 5 anni di buongoverno e di un’amministrazione che ha rilanciato turismo e cultura in una città che di sicuro, prima, stava molto peggio; e il secondo, una persona perbene che ho avuto modo di conoscere e apprezzare in altri contesti, che rappresenta una volontà di cambiamento. Al ballottaggio, Cammarata parte dal 32,35 per cento e Di Seri dal 21,71. Per il ballottaggio si vota l’11 e il 12 giugno.

A Leonforte vince Piero Livolsi, rappresentante del PD e storico esponente della sinistra leonfortese. Avvocato e funzionario del Cefpas di Caltanissetta, Piero porta con sè un carico di esperienza e di indipendenza personale al servizio della sua città. Nello scrivere queste parole, già sento i mugugni degli insoddisfatti di professione, i quali saranno velocissimi a rinfacciare a Livolsi la presenza, accanto a lui al momento della vittoria, di Mirello Crisafulli, leader storico della sinistra ennese. E questo cosa significa? Che Livolsi subirà i diktat provenienti da Enna? Che Leonforte diventerà – o tornerà a essere, secondo quanti leggono pure la storia con l’ottimismo di Calimero – una succursale di Enna? E soprattutto: perchè mai dovrebbe essere così, atteso che a Enna città non amministrano certo Crisafulli o il PD? Per quanto mi riguarda la fiducia verso Piero, che personalmente conosco e stimo da decenni, è fiducia nella sua persona ma anche nei suoi programmi, nei progetti che ha portato avanti per la città, nelle sue idee innovative. E anche nei suoi piani per l’ospedale Ferro Branciforti Capra, l’idea di tirarlo dentro al progetto del Policlinico; oltre che al fatto di non avergli mai sentito chiudere le porte al progetto (a mio avviso di fondamentale importanza) di Alfredo Vasta, dell’onorevole Catania e dei medici argentini. Per quanto riguarda Leonforte, faccio con piacere i miei più sinceri complimenti ad Angelo Calì, in grado di creare una lista fortissima e andato a pochi centimetri dalla vittoria. Con un’affluenza alle urne di 7.327 elettori, Angelo ha preso solo 26 voti in meno di Piero Livolsi. Complimenti davvero! E complimenti anche agli altri candidati: Salvatore Sauro, Cinzia Cammarata e Ferdinando De Francesco.

Ad Assoro ha vinto il sindaco uscente Antonio Licciardo, uscito vincente nei confronti dei rivali dei cinque stelle, che sostenevano Salvatore Virzì; e di un politico di razza come Vincenzo Capizzi. Ma soprattutto Licciardo ha superato di oltre 300 voti Pippo Bertini, già sindaco di Assoro, giunto al secondo posto. Un paese fortemente politicizzato e storica “roccaforte rossa”, Assoro. Pure qui sono venuti a fare campagna elettorale i big storici e moderni del Partito Democratico. In bocca al lupo a Licciardo che peraltro, nel silenzio imposto dalla campagna elettorale, pochi giorni fa ha firmato una importantissima convenzione con la Cgil contro la mafia. Convenzione che rappresenta un baluardo di legalità.

A Gagliano Castelferrato ha vinto la lista Cambiamo Gagliano Baldi sindaco. Ha vinto Giuseppe Baldi, direttore della Cassa edile di Enna, un professionista conosciuto e stimato, autore tra l’altro di uno splendido romanzo (Il Tappeto, Carthago edizioni). Storicamente impegnato nella sua città, ha anche diretto una compagnia teatrale, gestito un patronato ed è già stato in giunta per due volte come assessore. Sconfitta Leana Bisignano. I vincitori hanno festeggiato con un corteo fino al Palazzo Municipale a mezzanotte, con fuochi d’artificio e cori da stadio. Il successo di Baldi premia la continuità rispetto a 10 anni di amministrazione guidata dal neurologo Salvatore Zappulla, che non si è ricandidato e ha sostenuto Baldi. Anch’egli era presente ieri sera ai festeggiamenti.

A Catenanuova il nuovo sindaco è Antonio Impellizzeri. “Esponente di sinistra”, così mi è stato presentato nel corso di un evento in città alcune settimane orsono, anche se la sua lista si chiama “Catenanuova al centro!”. Non lo conosco personalmente, insomma, ma le poche battute che ci siamo scambiati in quell’occasione mi fanno ben sperare: ha le idee chiare e l’esperienza per portarle avanti. Questo perchè Catenanuova, nonostante il buon lavoro svolto dal sindaco Scravaglieri, ha ancora bisogno di rilanciare sul piano della lotta alla mafia. E il primo, fondamentale, momento, sarà la costituzione di una associazione antiracket! Poi la costituzione di parte civile, al primo processo utile, contro Cosa Nostra. Cose piccole che il comune può fare… o promuovere.

Ad Aidone il nuovo sindaco è Annamaria Raccuglia, con 793 voti, seguita da Sonia Gangi con 652, Roberto Trovato con 535 e Carmelo Donatello con 505. Un programma innovativo e un gruppo composto da giovani: questo ciò che traspare dalle presentazioni sui social. Ho parlato con lei ieri pomeriggio ma era ancora troppo presto per rilasciare commenti. Dalla sua voce, tuttavia, trasparivano gioia e voglia di scommettersi per la propria comunità. Un augurio speciale a tutti questi giovani.

A Troina vittoria netta di Alfio Giachino, sostenuto dalla lista civica Troina bene comune. Giachino ha preso il 77,74 per cento dei voti. Distaccato l’avversario Alfio Linguanti, sostenuto dalla lista civica “Troina, insieme”. La città di Troina in questi anni ha portato avanti un percorso virtuoso di crescita e di sviluppo nella legalità, con le coraggiose scelte antimafia sostenute dal sindaco Fabio Venezia. Legalità e buon governo, capace di calamitare ingenti risorse dal governo regionale, dal Governo e dall’Unione Europea. Un percorso di cui Giachino rappresenta la continuità.

A Barrafranca la prima giunta comunale post-commissariamento sarà guidata dall’avvocato Giuseppe Lo Monaco, esponente del Partito Democratico, tuttavia candidatosi e vincente alla guida di una lista civica. Lo Monaco, che da anni è impegnato in politica a Barrafranca, ha superato nell’ordine gli avversari Gaetano Giunta e Vincenzo Pace. L’avvocato si ritroverà una situazione non semplice, in Comune, dove tornano gli organi politico-amministrativi sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata. Una situzione non semplice, nonostante l’ottimo lavoro svolto dai commissari inviati dal governo. E ci sono già dei dossier importanti che si ritroverà sul tavolo e su cui lavorare, a cominciare dai temi legati all’acqua e ai rifiuti.

A Cerami si lavorerà in continuità rispetto al recente passato, dopo la conferma di Silvestro Chiovetta, che ha sconfitto Luigi Proto imponendosi con il 54,5 per cento dei suffragi.
A tutti i nuovi sindaci, EnnaOra augura di lavorare tanto e bene per i loro territori. Agli sconfitti, l’auspicio che la politica e l’anelito di democrazia di queste settimane possano tradursi in un impegno diverso. Perchè la politica, nel giorno delle elezioni, non finisce. E’ aggregazione, voglia di partecipazione, voglia di lavorare per la crescita della propria terra, indipendentemente dai ruoli che si ricoprono.