Si è tenuta nel cuore di Enna, presso il Teatro Garibaldi, a causa delle averse condizioni metereologiche, la celebrazione del 209° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Alla presenza dei vertici istituzionali civili, militari, politici e religiosi il Comandante Provinciale di Enna, Colonnello Angelo Franchi ha ringraziato il Prefetto di Enna e le altre autorità presenti in sala.
All’interno del teatro vi era schierato un reparto articolato su militari in Grande Uniforme Storica, Comandanti di Stazione e da carabinieri appartenenti alle varie specialità dell’Arma, Squadrone Eliportato Cacciatori, Nucleo Antisofisticazioni, Nucleo Ispettorato Lavoro, Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, Nucleo Operativo Ecologico e carabinieri Forestali.
Il Colonnello Franchi durante la sua allocuzione ha inteso sottolineare la presenza dell’Arma dei Carabinieri sul territorio provinciale anche grazie alle articolazioni investigative e di specialità. Inoltre ha evidenziato come ciascun carabiniere è chiamato quotidianamente ad operare guidato da una bussola etica che individua nella militarità, competenza, coraggio e umiltà i relativi punti cardinali. Un Carabiniere, operatore sociale, che persegue una cultura dell’essere, che prevale sull’apparire, che vive tra la gente con l’aspirazione di offrire una adeguata rassicurazione sociale.
Nel corso della manifestazione sono stati consegnati riconoscimenti a numerosi militari che si sono distinti in attività di servizio.

Ecco il discorso integrale del colonnello Angelo Franchi, comandante provinciale dei carabinieri di Enna.

Oggi è per noi Carabinieri una ricorrenza speciale, è il giorno in cui festeggiamo il nostro 209° annuale di fondazione, circondati dall’affettuosa vicinanza di quanti, tra autorità politiche, civili, religiose, militari, amici e nostri familiari, hanno voluto onorarci della loro gradita presenza.
Un ringraziamento particolare al Sindaco di Enna, Avv. Maurizio Dipietro, che ha concesso la fruizione di questo bellissimo teatro, così come ringrazio i Sindaci degli altri Comuni della provincia, in ognuno dei quali è ubicato un Comando Stazione Carabinieri, che con la loro presenza testimoniano visivamente il concetto di prossimità al territorio.

Come poc’anzi detto, al centro della Festa dell’Arma c’è il Carabiniere, il quale, nel suo quotidiano agire, si “orienta” utilizzando una bussola etica, che individua nella militarità, nella competenza, nel coraggio e nell’umiltà i quattro punti cardinali sui quali fonda la propria essenza.

  • a. La militarità, ovvero la disciplina del Carabiniere, una condizione imprescindibile che non comporta la rinuncia ai diritti, ma li realizza attraverso la pratica dei doveri, per rendere migliori se stessi e gli altri, e che conferisce maggior efficienza dell’istituzione;
  • b. La competenza, quale solido appiglio da offrire ai cittadini, poiché siamo tutti immersi nei problemi della quotidianità, in un flusso di complessità rapido e incessante. Per questo, l’Arma dedica ogni cura alla preparazione del personale, sostenendo nel contempo la sua motivazione: l’obiettivo è quello di assicurare una formazione permanente per tutta la carriera, formazione professionale e interiore insieme (ringrazio il Comitato della Croce Rossa di Enna, per il supporto nella formazione al primo soccorso); perché fare il Carabiniere non è solo un servizio, ma un modo di vivere: conta quello che sai, ma anche la vita che ci metti dentro, senza risparmio di energie; le competenze alimentano la consapevolezza delle proprie capacità, che consentono di guardare avanti con determinazione verso nuovi traguardi, anche se talvolta vi sono situazioni in cui anche le migliori analisi non restituiscono certezze.
  • c. Questo è il momento del coraggio, per dominare, con forza d’animo, le situazioni più difficili e imprevedibili. Parlando di coraggio ci ispiriamo anzitutto all’esempio di coloro che, in circostanze eccezionali, hanno assunto su di sé i rischi ultimi della comunità; quest’anno ricorrono straordinari accadimenti storici per l’Arma e per l’Italia: su tutti, desidero ricordare il sacrificio del vice brigadiere Salvo D’Acquisto che il 23 settembre 1943 restituì alla storia l’umanità perduta, sacrificando la propria giovane vita per salvare un gruppo di civili che altrimenti sarebbero stati condannati a morte per una rappresaglia nazista.
  • d. Infine l’umiltà, quella virtù, quella consapevolezza di sapere che non si può fare tutto da soli, ma è necessario collaborare con il collega, cementando lo spirito di corpo, che si concretizza nella dedizione quotidiana ai propri doveri, nell’adempiere all’obbligo di fare, cioè rispondere con convinzione e disponibilità interiore, provvedendo, in qualunque circostanza, all’impegno dell’Arma nella società, un impegno che vive della coralità degli oltre 100.000 Carabinieri d’Italia.

Su questi quattro pilastri si fonda il modo di pensare, di vivere, del Carabiniere / operatore del sociale – che persegue una cultura dell’essere, che prevale sull’apparire – che vive tra la gente, che ne condivide le apprensioni, ma che ne coglie anche i desideri più positivi. Tra tutti, l’aspirazione alla rassicurazione sociale, quale espressione più immediata della vicinanza dello Stato alle comunità, finalità che si raggiunge sommando capacità operative e umana sensibilità che sono caratteristiche distintive del Carabiniere.

Tale obiettivo si può perseguire solo attraverso la dedizione quotidiana, adempiendo all’obbligo di servire i cittadini, che è il ruolo autentico del Carabiniere, il quale, il più delle volte, svolge un’attività silente, che non trova misura nelle statistiche, né enfasi sui media, perché tutto quello che non accade è il vero successo di questa attività.

A tal proposito, desidero sottolineare l’incessante lavoro svolto da tutte le Istituzioni per soccorrere e sostenere le comunità dell’Emilia Romagna colpite dalla tragica alluvione.

L’attività preventiva è condivisa, da oltre quarant’anni, in un modello di coordinamento che è la casa comune che accoglie l’incessante impegno dei Prefetti e dalle altre Forze dell’Ordine. Qui il mio sentito ringraziamento a S.E. il Prefetto di Enna, Dott.ssa Carolina Ippolito, che ci onora della sua presenza, per la vicinanza con cui segue ogni aspetto della nostra attività Istituzionale, nonché per l’equilibrata ed incisiva azione di coordinamento svolta, e la mia gratitudine al Questore di Enna, Dott. Corrado Basile, e al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Alessandro Luchini, con i quali intercorrono rapporti di sincera stima, amicizia e proficua collaborazione, e a tutti i rappresentati delle Istituzioni intervenuti con i quali cooperiamo quotidianamente nell’interesse del cittadino.

Volendo, quindi, tracciare un sintetico bilancio dell’anno trascorso, desidero sottolineare l’impiego cumulativo di oltre 14.000 pattuglie, dedicate quotidianamente al controllo del territorio e che hanno compiuto circa 1.500 interventi in favore dei cittadini, nonché il deferimento di oltre 1.100 individui e, fra le decine di misure cautelari, mi permetto di ricordare quelle nei confronti di:

  • una 32enne che ha commesso un omicidio in ambito familiare;
  • 7 individui ritenuti responsabili della gestione della piazza di spaccio di Barrafranca.

Per i risultati raggiunti, desidero esprimere la mia particolare gratitudine al Procuratore della Repubblica di Enna, Dottor Massimo Palmeri, ed ai suoi Sostituti Procuratori, nonché ai Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta per l’importante funzione di guida – certa e sicura – che ci ha consentito di lavorare con serenità e fermezza.

Desidero ora rivolgere un cordiale saluto a tutti i Carabinieri non più in servizio e ora appartenenti all’Associazione Nazionale Carabinieri, che con tanta passione hanno realizzato la mostra di fotografie d’epoca, dell’Arma e di Enna, che avete visto all’ingresso, qui presenti oggi assieme ai rappresentanti delle analoghe associazioni delle altre Forze di Polizia e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.
Il mio pensiero, infine, non può non essere rivolto ai militari del Comando Provinciale di Enna, che nel tempo sono Caduti nell’adempimento del proprio dovere, il cui estremo sacrificio ci guida e illumina.
Ai cittadini di Enna, che vedo presenti così numerosi, il mio ringraziamento per l’affetto e la stima che ogni giorno ci dimostrano.
A voi, Carabinieri del Comando Provinciale di Enna, la mia gratitudine per l’elevato senso del dovere, la generosa abnegazione e la professionalità che riponete nel servire ogni giorno la collettività, lontano dai riflettori mediatici e con un lavoro spesso complesso e gravoso; ai nostri familiari, che ci sostengono e che con noi condividono i disagi legati alla nostra professione, la mia più sincera riconoscenza.
E allora, continuiamo tutti insieme a rimboccarci le maniche e proseguiamo sulla strada che abbiamo intrapreso, con quel senso del dovere, con quello spirito di sacrificio e con quell’umanità che contraddistingue il Carabiniere – nei secoli fedele – al Giuramento prestato, fiero di poter servire in prima linea lo Stato, le Istituzioni e la Giustizia, a difesa della legalità e della dignità di ogni Uomo!
Viva l’Arma dei Carabinieri!
Viva l’Italia!

Di seguito tutti i riconoscimenti e le ricompense di carattere morale date ai militari per il loro coraggio, il loro spirito di abnegazione e le loro attività di servizio in cui hanno garantito sicurezza e legalità. 

ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA AL MERITO CIVILE, CONCESSO DAL SIGNOR MINISTRO DELL’INTERNO AL LUOGOTENENTE GIUSEPPE COLLURA, ADDETTO ALLA SEZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ENNA, CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“LIBERO DAL SERVIZIO, AVVEDUTOSI DI UN GOMMONE CON A BORDO CINQUE PERSONE CHE STAVA ANDANDO A COLLIDERE CON LA BARRIERA FRANGIFLUTTI, SI TUFFAVA IN MARE E, CON UNA CIMA LANCIATAGLI DA DAGLI OCCUPANTI DEL NATANTE, RIUSCIVA A DEVIARNE LA TRAIETTORIA, DIRIGENDOLO VERSO L’ARENILE. ESEMPIO DI SOLIDARIETÀ, CORAGGIO E DETERMINAZIONE”.
TRATTO COSTIERO DI SAN LEONE (AGRIGENTO).

APPREZZAMENTO DEL COMANDANTE INTERREGIONALE CARABINIERI “CULQUALBER”, CONCESSO AL LUOGOTENENTE NICOLA PARENTE, MARESCIALLO CAPO ALESSIO SIRNI, BRIGADIERE CAPO LUIGI INGROSSO, BRIGADIERE NAZZARENO DE DONNO, VICE BRIGADIERE MARCO TESTA, IN SERVIZIO PRESSO LA COMPAGNIA DI NICOSIA, PER AVER CONDOTTO, IN TERRITORIO DI REGALBUTO, UN’INDAGINE CHE CONSENTIVA DI TRARRE IN ARRESTO QUATTRO PERSONE RITENUTE RESPONSABILI DI SPACCIO DI STUPEFACENTI.

APPREZZAMENTO DEL COMANDANTE INTERREGIONALE CARABINIERI “CULQUALBER”, CONCESSO AL SOTTOTENENTE ANTONIO ROBUSTO, LUOGOTENENTE GAETANO ORTOLEVA, MARESCIALLO CAPO MAURO SCIMONELLI, BRIGADIERE CAPO ANTONINO MAZZURCO, BRIGADIERE GIAMPIERO CANNIZZARO, BRIGADIERE RENZO MARCO BRUALETTO, VICE BRIGADIERE GIACINTO PAOLO LATTUCA, LUOGOTENENTE ROSARIO ALESSANDRO E MARESCIALLO ORD CANZONIERI MARCO IN SERVIZIO PRESSO LA COMPAGNIA DI PIAZZA ARMERINA PER AVER CONDOTTO, IN TERRITORIO DI BARRAFRANCA, UNA INDAGINE CHE CONSENTIVA DI TRARRE IN ARRESTO SETTE PERSONE RITENUTE RESPONSABILI DI ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI, RICETTAZIONE E DANNEGGIAMENTO SEGUITO DA INCENDIO.

ENCOMIO DEL COMANDANTE DELLA LEGIONE “SICILIA”, CONCESSO A LUOGOTENENTE C.S. PAOLO PROTOPAPA, LUOGOTENENTE C.S. MASSIMO VITALE, LUOGOTENENTE C.S. MASSIMO ANDOLINA E LUOGOTENENTE MARIO CHIRDO, CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE: ADDETTI A NUCLEO INVESTIGATIVO OPERANTE IN TERRITORIO CARATTERIZZATO DA ALTO INDICE DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. EVIDENZIANDO ELEVATA PROFESSIONALITÀ, RADICATO SENSO DEL DOVERE E PREGEVOLE INTUITO INVESTIGATIVO, FORNIVANO DETERMINANTE CONTRIBUTO A COMPLESSA INDAGINE RELATIVA AD UN OMICIDIO COMMESSO NEL COMUNE DI VILLAROSA CON EFFERATE MODALITÀ. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI DUE RESPONSABILI DEL GRAVISSIMO DELITTO.

COMPIACIMENTO DEL COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” CONCESSO AL V. BRIG. ORAZIO CARMELO GUALDO IN SERVIZIO PRESSO LA COMPAGNIA DI ENNA, POICHÉ A SEGUITO DI INTERVENTO IN UN’ABITAZIONE DEL CENTRO DI ENNA, NONOSTANTE MINACCIATI CON UN COLTELLO BRANDITO DA UNA DONNA CHE MANIFESTAVA INTENTI SUICIDARI, LA BLOCCAVA DISSUADENDOLA, POI, DAL COMMETTERE L’INSANO GESTO.

COMPIACIMENTO DEL COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” CONCESSO AL: V. BRIGADIERE VINCENZO SUMMO E APPUNTATO SC. Q.S. MARCO MILAZZO PER AVER PARTECIPATO AD UN’ATTIVITÀ DI INDAGINE, CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI UNA PERSONA RESPONSABILE DI VIOLENZA SESSUALE AGGRAVATA IN DANNO DI UN MINORE

Ecco una piccola fotogallery del pomeriggio.