de Il Tavachino
Almeno una volta l’anno si potrà fare qualcosa di strano ? E se fosse un incantesimo ? Se quel giorno è il 21 giugno, ve ne proponiamo due . La prima : dovrete entrare nella Chiesa dei Cappuccini , a Leonforte. Con rispetto e doveroso silenzio dirigetevi verso il mausoleo dedicato alla Principessa Caterina Branciforti. Fermatevi davanti ad esso. Qualche metro prima del sarcofago vi troverete sotto un arco in pietra. Guadate ai lati. Noterete scolpite delle figure. Una di queste rappresenta un serpente che divora la sua stessa coda. Vi trovate al cospetto del simbolo dell’”ouroboros”. Sin dai tempi arcaici tale raffigurazione richiama il concetto del cambio di anno. Il Sole nel suo percorso annuale disegna un anello che collega i quattro punti cardinali formando una croce iscritta in un cerchio. Gli Equinozi li troviamo sull’asse orizzontale, i Solstizi corrispondono alle estremità dell’asse verticale. I Solstizi quindi si trovano alle due porte principali da cui il sole cambia rotta e torna indietro. Nella Roma antica (Solstitium : sole che si ferma) i due solstizi erano dedicati a Giano Bifronte, dio delle soglie e dei passaggi. Con il cristianesimo saranno due Giovanni a custodire questi due importanti accessi : il Battista per il Solstizio d’estate e l’Evangelista per quello d’Inverno. A questo punto guardate l’orologio. Seconda tappa. E’ necessario che vi troviate alle 16,57 in un posto ben preciso : indicatore archeoastronomico di contrada Perciata , a poca distanza da Leonforte. Giunti nei pressi della roccia forata spegnete il cellulare, chiudete gli occhi ,rilassatevi ed invocate il silenzio attorno a voi. Sarà il Silenzio a restituirvi la visione della bellezza. Sarà un Silenzio che si nutrirà d’ascolto. Verrete subito proiettati nella profonda notte dei tempi quando la vita dei nostri avi era legata al lavoro dei campi e quando il rapporto con gli eventi naturali era fondamentale. In quell’attimo vivrete intensamente in uno dei giorni più importanti dell’anno da tempi immemorabili. Un giorno dell’anno che tra Paganesimo e Cristianesimo, mito e scienza ,è stato un appuntamento imperdibile, simbolo millenario delle molteplici tradizioni popolari che basavano i propri riti sulla semplice osservazione dei corpi celesti. Sarà un abbraccio mondiale fra tutte le culture di ogni tempo.
Auguri a chi è nato in questo giorno.
“Qui mi fermo, dove inizia l’Estate:
già domani la luce sarà breve,
la notte riprenderà ad espandersi,
meno remote saranno le stelle.
Come un fuggiasco riparo tra i boschi.
Non oltrepasso la linea tra l’oggi ed il domani“. (SOLSTIZIO D’ESTATE – di Roberto Maggiani)