“Riformismo e teoria del “Buon Governo”, autonomia degli enti locali e riscatto del Mezzogiorno, inchiesta sui “carusi” delle miniere e grande accusatore della corruzione di governo. Napoleone Colajanni era questo e ancor di più” afferma il Presidente di UniKore Cataldo Salerno che ha voluto la realizzazione di “Napoleone Colajanni e il Meridione. Dai Borboni al Regno d’Italia al nuovo Millennio”, libro che raccoglie gli atti delle tre Giornate di Studio che si sono tenute il 15, 23, 29 Novembre 2021 all’Università degli Studi di Enna “Kore”, in occasione del centenario della morte del politico ennese.
La importante pubblicazione, voluta dal Centro Studi Med. Mez. intitolato proprio a Napoleone Colajanni e dall’Università Kore di Enna che al politico ennese ha dedicato pure un auditorium, raccoglie testimonianze di autorevoli docenti di diverse università, di magistrati, politici, giornalisti.
“Viene restituito alla conoscenza dei più il fondatore del repubblicanesimo-socialista – afferma l’antropologa culturale Valentina Rizzo che ha curato anche la riedizione di due scritti di Colajanni -il politico che seppe essere meridionalista senza mai essere populista”.
Le relazioni del libro, rassegnano l’immagine di un grande innovatore sia sul piano politico che culturale. “Uomo poliedrico e infinitamente colto che seppe tenere rapporti con intellettuali e politici italiani ed europei senza mai eludere il suo rapporto con la propria gente” afferma il Magnifico Rettore della Kore Francesco Tomasello
“Colajanni deteneva un metodo di ricerca serio e rigoroso che deve essere recuperato e valorizzato -afferma la professoressa Agata Ciavola – e messo a disposizione di chi vuole adoperarsi nella ricerca con deontologia e correttezza”
L’importanza delle tre giornate di studio sono state sottolineate dai patrocini della Camera dei Deputati, del Presidente della Regione Siciliana e del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. E con piacere, oggi anticipo – conclude Paolo Garofalo, Presidente del Centro Studi – che il volume verrà presentato all’Assemblea Regionale Siciliana, al Senato della Repubblica, presso l’Università di Napoli e infine alla Camera dei Deputati, dove Colajanni operò come Deputato per più di trent’anni dal 1890 al 1921”.