AGIRA. Per trentaquattro anni consecutivi ha insegnato Latino e Greco, le più sottili sfaccettature delle lingue e i classici della letteratura, agli alunni del liceo classico Nunzio Vaccalluzzo di Leonforte. Lo ha fatto con rigore, professionalità e zelo, ma anche con una straordinaria dose d’empatia, apparentemente celata da quella capacità che solo i migliori educatori hanno: nascondere la propria umanità dietro un’apparenza da uomo impassibile.

Sapeva mantenere, se necessario, le distanze dai ragazzi, ma anche aiutarli a superare dubbi didattici e fragilità adolescenziali. Quella “maschera” d’imperturbabilità, tuttavia, gli calzava a pennello. E la maggior parte dei suoi studenti lo ricorda con affetto proprio per questo: perché tutti, senza distinzione, hanno visto il suo vero volto.

Lo hanno visto gli ultimi della classe, a cui era capacissimo di mettere un “2” anche nell’ultima interrogazione dell’anno, ma dandogli sempre, se coglieva segnali di buona volontà – o se si rendeva conto che quel voto era frutto di una contingenza particolare – l’opportunità di riparare (in quel caso l'”ultima” interrogazione diventava la penultima). E lo hanno visto i “migliori”, quelli che da Alfio Tedeschi hanno appreso in età da liceale una cultura paragonabile alla preparazione accademica.

Il professore Tedeschi si è spento nella sua Agira, quindici anni dopo il suo pensionamento, sorretto dall’affetto dei suoi cari, di sua moglie Maddalena e dei suoi figli Pia, Antonella, Raffaella e Giuseppe, che sono ormai grandi. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio, mercoledì 26 luglio 2023, nella chiesa di San Pietro Apostolo.

A Leonforte, come detto, il professore Tedeschi ha trascorso quasi interamente la sua vita professionale, con la sola eccezione dei primi due anni, dal 1970 al 1972, quando ha insegnato nella scuola italo-tedesca di Vipiteno. Un professionista che ha contribuito alla crescita di centinaia di giovani di tutto il circondario.

Da qui la proposta di Josè Trovato, presidente della Pro Loco Leonforte, diretta alla scuola, che oggi è un istituto di istruzione secondaria che unisce i due licei, Classico e Scientifico e si chiama “Medi-Vaccalluzzo”. “So che è irrituale e sono perfettamente cosciente di non essere nessuno, né da giornalista né da presidente della Pro Loco, per fare questo genere di proposta, eppure lancio lì la mia idea, che sono certo sarà valutata con la sua consueta sensibilità dalla dirigente scolastica Lucia Squatrito: intitolare un’aula della sede di via Sicilia, l’aula magna o anche solo l’androne della scuola, al professore Tedeschi. Il professore Tedeschi, ricordo, fu per tanti anni vicepreside e fu l’anima di quella scuola. Non è stato mio insegnante, ma i suoi insegnamenti, riferiti indirettamente dai suoi alunni o dall’amico Giuseppe, hanno formato la mia crescita culturale. Sarebbe un’idea stupenda e vorrei tanto che si facesse davvero”.