ASSORO (ENNA) – Insulti razzisti e incitamenti a tirare pallonate in faccia ai giocatori di colore. Poi, ancora, termini ingiuriosi come “animali”. È ciò che hanno vissuto i ragazzi extracomunitari della società cooperativa sociale Solmed a San Giorgio, dove hanno partecipato a un torneo di calcio a cinque. Insulti provenienti da alcuni giocatori e da alcuni supporter di una squadra di Nissoria. Episodi di intolleranza da cui si sono dissociati gli organizzatori del torneo.
“Era la seconda volta che partecipavamo a questi tornei, ma a Leonforte non è mai successo nulla di minimamente paragonabile a ciò che è avvenuto in questa occasione”. Inizia così il racconto della dottoressa Mariella Castello, coordinatrice del centro, che ha sede in territorio di Assoro. La coordinatrice parla anche a nome degli altri operatori.
“Siamo arrivati alla semifinale del torneo – prosegue -. Il clima è stato subito difficile, perché la squadra avversaria, composta quasi interamente da persone di Nissoria, ha cominciato sin da subito a insultare i nostri ragazzi. Insulti razzisti dentro il campo, insulti dagli spalti. Anche alcuni genitori hanno cominciato a pronunciare parole irripetibili alludendo al colore della pelle, alla vita degli immigrati qui da noi, alla loro integrazione. È veramente sconcertante”.
Il tutto sarebbe iniziato per via di alcuni falli commessi dai ragazzi, che provengono tutti da vari paesi dell’Africa come Gambia, Camerun e Costa d’Avorio. “È il tipo di gioco che i ragazzi sanno fare – spiega ancora l’educatrice – ma esistono le regole, bisognerebbe anche avere un minimo di fair play. Soprattutto quando si gioca la sera al campetto per divertirsi. Appena un avversario ha cominciato a incitare un compagno di squadra a tirare il pallone in faccia a un dei nostri ragazzi abbiamo detto basta”.
A quel punto i responsabili della cooperativa hanno ritirato la squadra. “Nonostante tutto, ciò che ci sta più a cuore è creare nuove occasioni di sensibilizzazione all’integrazione – conclude la coordinatrice – e nuove occasioni di integrazione e di socializzazione per i nostri ragazzi”.
Gli organizzatori della Real Assoro 2022, al termine del torneo, hanno parlato di “episodio sgradevole”. “Noi come società e come organizzatori di questo torneo prendiamo le distanze – hanno scritto – nei confronti di qualche individuo che ha rivolto o potuto rivolgere commenti o ingiurie nei confronti di una squadra partecipante”.
Ignazio Bannò, ex vicesindaco ed ex consigliere comunale è uno degli organizzatori. Contattato telefonicamente sottolinea il grande spirito d’inclusione e accoglienza che ha animato l’invito nei confronti dei ragazzi immigrati. E l’orgoglio per la partecipazione della squadra della Solmed al torneo. “Per noi è stato un piacere e un orgoglio – sottolinea – ma secondo noi la scelta di ritirare la squadra è stata esagerata e questo l’ho detto ai responsabili della società cooperativa. Si sono registrati attimi di tensione, ma dovuti a situazioni di gioco, non a razzismo. Ad ogni modo, se dagli spalti è volata qualche parolaccia, ne prendiamo le distanze e sottolineiamo che eventuali espressioni d’intolleranza non provengono da abitanti di San Giorgio, che sono sempre e comunque per l’accoglienza”.