ENNA. “Quasi il 50% degli investimenti a valere sui Fondi PNRR destinati agli enti locali della provincia di Enna, dovesse essere approvata la proposta di riprogrammazione, presentata dal Governo Meloni alla Commissione Europea, saranno cancellati”. È la denuncia di Maria Concetta Balistreri, Segretaria generale Spi Cgil Sicilia, e di  Roberto Di Vincenzo, Segretario generale Spi Cgil Enna.

“Il quadro che emerge dallo studio dell’Osservatorio PNRR e politiche sociali dello Spi Cgil Sicilia e dello Spi Cgil di Enna, è impietoso: 10 comuni vedranno saltare oltre il 50% degli investimenti che erano stati loro destinati (già decretati) e per i quali sono state già avviate le procedure per la loro cantierizzazione, con il concreto rischio che tutto sarà bloccato”.

“A pagare il prezzo più alto sarà Enna con oltre il 71% di quanto già decretato. Non sono di nessuna assicurazione le parole pronunciate dal Ministro per le politiche comunitarie Fitto che, intervenendo in Parlamento ha affermato che nessuna opera sarà bloccata e che sarà finanziata con altri Fondi. Dimenticando di andare oltre ai nomi dei Fondi e omettendo di ricordare che ogni Fondo ha le sue regole di utilizzazione, di obbiettivi, di rendicontazione diversi”.

“Così come spariranno i quasi 20 milioni di € destinati alla rigenerazione urbana (interventi per qualificare quartieri degradati e periferici). Al momento non si è nelle condizioni di quantificare quanto e dove inciderà la riprpgrammmazione sulla missione 6 (Salute). Resteranno le Case della Comunità previste? E gli Ospedali di Comunità saranno tutti realizzati come da Programma Istituzionale di Sviluppo sottoscritto dalla Regione Siciliana con il Ministero della Salute? E le Centrali Operative Territoriali?”

“Oltre modo è paradossale che il Ministro Fitto indichi in alternativa al PNRR per la realizzazione delle opere le risorse di Fondi (Programmazione Comunitaria 2021/2027, Fondo Complementare e Fondo Coesione e Sviluppo) che erano già nella disponibilità degli Enti ed in gran parte già programmati”.

“E’ il gioco delle tre carte con un unico risultato che non teme alcuna smentita: la Provincia di Enna perderà circa 38 milioni di euro sui 79 che ne attendeva”.