NICOSIA. Era stato denunciato ed era finito sotto processo per il reato di lesioni colpose in relazione a un incidente stradale avvenuto nel dicembre del 2017 lungo la strada provinciale 20 a ridosso di contrada Crociate. Solo che in aula, dinanzi al giudice di pace, è emerso che non sussiste il necessario elemento soggettivo della colpa.
Per questo un nicosiano, R.N. di 64 anni, è stato assolto con formula piena del giudice di pace. Il giudice Giuseppe Dante Maria Amico lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato. Il giudice ha accolto la tesi del suo legale, l’avvocato Vittorio Censabella.
  La sentenza è già passata in giudicato. Secondo quanto è emerso, R.N. stava percorrendo la strada provinciale a una velocità tra i 45 e i 70 chilometri all’ora, per tenere in considerazione la forbice massima tra il consulente della difesa e quello dell’accusa.
In quel tratto, dato che si tratta di una strada extraurbana secondaria, il limite è 90 all’ora. Ci sarebbe stato un limite di 20 all’ora, ma tale limite non era visibile per l’imputato, dato che era messo circa 5 chilometri prima e R.N. veniva da una traversa più vicina. Il ferito, dal canto suo, era uscito da pochi metri, dopo essersi regolarmente fermato allo stop, quando vi fu l’impatto.
Nell’incidente, il conducente dell’altra auto rimase ferito. E fu proprio lui a sporgere querela nei confronti dell’altro guidatore. Ora il caso è chiuso: ciò che è emerso, in sostanza, è che si è trattato di un incidente e basta e che nessuna responsabilità è imputabile all’imputato R.N. per il suo verificarsi.