di Adelina Cavaleri
Non punta solo a far conoscere gli Oli e i produttori Siciliani, ma anche alla ricerca costante di quelli che sono gli aspetti organolettici che possono fare risaltare al meglio il prodotto finale: l’olio, che per questo viene inserito in un Percorso sensoriale. Il percorso ha coinvolto alcuni ristoratori siciliani, col compito di fare spiccare le proprietà di questi oli attraverso delle proposte gastronomiche. A Nicosia, si è concluso l’ultimo appuntamento sensoriale in programma per quest’anno, svoltosi al ristorante Al Pilèr dello Chef Ermes Picone e organizzato dall’ESA. E’ stata presentata qui una selezione degli oli, prodotti da aziende ricadenti nei territori di Enna e Caltanissetta, che erano stati scelti, tra i 114 campioni presentati, durante il concorso Morgantinon. Cinque di essi sono stati utilizzati per valorizzare i piatti scelti dallo Chef Picone, in collaborazione con l’Associazione Provinciale Pasticcieri e Cuochi Ennesi e L’unione regionale Cuochi Siciliani.
All’avvenimento era presente il Responsabile Sopat, Dario D’angelo che ha spiegato come l’evento punta a far conoscere le varietà di oli siciliani, ma non si ferma solo a questo. Il progetto infatti prevede anche la conoscenza diretta degli oli, attraverso il coinvolgimento degli Chef, degli addetti ai lavori, coinvolgendo non solo i produttori ma anche i giornalisti. Si punta a creare un circuito che mira a perfezionare di volta in volta questo progetto. Il percorso sensoriale contribuisce alla conoscenza delle caratteristiche più specifiche degli oli EVO siciliani, ma anche di come questi vengono presentati al pubblico, con la ricerca sempre continua e innovativa del packaging, che punta a dare un’identità all’olio, distinguendolo dai prodotti commerciali. Inoltre la valutazione degli oli è stata illustrata sapientemente dai due ispettori di Catania Giuseppe Pennino ed Eupilio Vitello, che ne hanno spiegato caratteristiche e proprietà, accostandole al percorso gastronomico proposto nell’occasione dallo Chef Picone che ha dichiarato, quanto sia importante l’uso dell’olio Evo, e nello specifico l’utilizzo nella sua cucina degli oli di origine siciliana, proprio per dare un legamene ed una continuità alla tradizione a cui non rinuncia, nonostante la sua sia una cucina innovativa, moderna e creativa.
I piatti preparati dallo chef Picone in questo evento sono stati: Tartare di manzo con colatura di alici, Carnaroli con vellutata di zucca, salsa di caffè e nocciole tostate, una Variazione di quaglia con salsa ai frutti rossi e sfumature di ortaggi di stagione. E ancora, il dessert era una sorta di cannolo scomposto, lo spumone di ricotta di bufala con croccante di cialda e frutta candita, ovviamente tutti i piatti accompagnati dagli oli extravergini d’oliva. Il piatto principe della giornata è stato a base di pesce, creativo e stuzzicante. E’ chiamato ‘Umami’, già vincitore nella sezione ‘Miglior olio a tavola’ ideato da Hermes Picone.
Questo concorso ha un ruolo molto importante, oltre ad aiutare i produttori, offre visibilità e promozione; quindi, una vetrina considerevole in cui quello della promozione ha un ruolo importantissimo, e questo è uno degli obbiettivi a cui si punta per le prossime edizioni. Attraverso anche delle schede informative degli oli, che danno una conoscenza sempre maggiore al consumatore finale, e lo induce quindi ad una scelta sempre più consapevole di ciò che andrà ad acquistare.
Un concorso quindi importantissimo per un settore in incremento che ha un considerevole valore per la crescita economica della Sicilia.