di Maria Rosa Emma

Questo libro provoca forti emozioni e soprattutto dipendenza. Un libro meraviglioso, incantevole, scorrevole e avvincente. In ogni pagina, in ogni frase, in ogni parola si scorge la personalità affascinante dell’autrice. Vero è che leggere un libro di una persona cara ha una valenza diversa, ma qui il giudizio sarà oggettivo. È un testo che fa innamorare dei suoi personaggi.

Più volte ci si immedesima in Lila, si prova la tenerezza per una ragazza sgobbona, solitaria e triste perché la sua mamma non era riuscita a colmare il vuoto dovuto all’assenza del padre.

Jacopo, il suo ragazzo è un tipo molto particolare e intrigante.

La ragazza dell’altopiano contiene riflessioni, frasi, aforismi, che già da soli bastano a far riflettere. “Non siamo mai come vorremmo”. “Ogni giorno combatto la mia battaglia contro la rabbia”. “Nessuno si salva da solo e nessuno cura nessuno”. “Bisogna fare qualcosa di forte per domare il dolore”. “Ogni taglio può essere un punto in cui trapiantare le ali”.

Un libro da assaporare, centellinare come un buon calice di vino rosso. Corposo, denso, forte, da un lato verrebbe voglia di berlo tutto d’un fiato per inebriarti di emozioni, dall’altro sai che il calice non è senza fondo e quindi le tue labbra chiederebbero: “Ancora”. Perché è proprio vero: quando un libro ti piace troppo, sfogliando l’ultima pagina, senti già la mancanza dell’amico libro.

Il testo di Elisa sazia e disseta l’anima del lettore, lo arricchisce di amore e bellezza.

Le descrizioni di Enna sono meravigliose. Basti pensare a “La paesana”: un ennese doc non può non leggerlo.

L’autrice con garbo tratta anche il tema dell’ecologia, parlando di una “natura meravigliosa minacciata da forze oscure”; o di “rifiuti abbandonati nel sentiero”.

Prevale anche l’orgoglio siciliano della scrittrice ennese: “I siciliani siete sempre generosi”.

Dialoghi vivaci, leggeri e scorrevoli, mai prolissi, descrizioni minuziose, precise, dettagliate ma mai pesanti o indigesti. Una descrizione travolgente del mito a Pergusa.

Se chiudi gli occhi vedi Cerere e la sua adorata Kore. Chi legge il testo è portato a rivedere Pergusa con occhi diversi.

C’è poi una frase che è una filosofia di vita: “L’amore non esclude, si moltiplica”. Elisa consiglia la lettura di questo libro ai ragazzi e chiunque  desideri leggerlo con il cuore sempre giovane quindi per chi come me è “un’adolescente vulcanica anta”.

Un libro da custodire nel cuore. Una dolce e profonda storia. Un’opera che fa sognare a occhi aperti e non è scontato. Scontato, invece, sarebbe stato parlare della trama. Che qui si evita per delicatezza, per non anticipare nulla e non togliere il gusto della lettura a chi non lo ha ancora letto.

Bravissima.

Titolo: “La ragazza dell’altopiano”

Autrice: Elisa Di Dio

Casa Editrice: SIKÈ Euno edizioni

Da sinistra Elisa Di Dio e Maria Rosa Emma