Lo scorso lunedì si è riunito il tavolo sul coordinamento del dimensionamento scolastico provinciale deliberando l’accorpamento di alcuni istituti del nostro territorio.
Una terribile notizia, resa ancora più terribile dal fatto che nonostante questo tipo di accorpamenti ci siano già stati, e si siano già viste le conseguenze di queste scelte si continua ancora in questa direzione, tagliando fondi alle scuole e danneggiando il nostro già precario sistema scolastico. Le scelte dei governi di destra, nazionali e regionali, hanno costretto il provveditore degli studi della provincia di Enna a mettere in campo delle scelte che hanno portato a tagli e accorpamenti.
Come federazione provinciale ci schieriamo contro questa visione della scuola, ci schieriamo contro l’idea della scuola-azienda da valutare solamente sulla base degli iscritti e dei diplomati. È necessario tornare ad investire sulla scuola e sulla formazione, oggi più che mai abbiamo la dimostrazione che la scuola dell’utile e del lavoro non serve e non forma i nostri e le nostre giovani né al lavoro né alla vita. Con un sistema scolastico vecchio e che non funziona è impensabile continuare a tagliare e a rendere ancora più inefficienti gli istituti scolastici. Una scelta, quella di chi ci governa, che va contro anche ai lavoratori e alle lavoratrici di questi istituti che torneranno ad essere precari. Ancora una volta la grande incoerenza di questa destra: una destra che si dice dalla parte del lavoro e di chi lavoro ma che non si fa problemi a rendere precari decine di lavoratrici e lavoratori nel pieno di una grande crisi globale nella provincia più povera del Sud Italia.