I sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, unanimemente, si dicono profondamente rammaricati “per l’esito della Conferenza provinciale sul dimensionamento scolastico della Provincia di Enna per l’A.S. 2024/2025”.

In una nota, affermano di ritenere il comportamento del dirigente dell’ambito territoriale di Caltanissetta ed Enna “irrispettoso delle relazioni sindacali e dei Dirigenti Scolastici avendo presentato un piano di dimensionamento differente rispetto a quello ufficialmente consegnato alle stesse OO.SS. e a tutti i Dirigenti Scolastici in data 26/09/2023 e, nello specifico, la proposta di parcellizzazione dell’I.I.S. “A. Lincoln” di Enna in tre parti distribuite ad altre scuole che produce, come conseguenza, la creazione di un’istituzione scolastica con un numero di alunni inferiori a quello iniziale”.

I segretari Giuseppe Miccichè Fabio Russo Michele Sollami Tiziana Mercato Fina Riccobene evidenziano che il piano di dimensionamento proposto alla Conferenza provinciale presenterebbe “anomalie rispetto alle normative nazionali e regionali e che lo smembramento dell’I.I.S. “A. Lincoln” danneggia un’istituzione scolastica che nella proposta, ufficialmente consegnata alle OO.SS. e ai Dirigenti Scolastici, non era tra le scuole interessate dal dimensionamento”.

Come più e più volte scritto e detto, ribadiscono “che la creazione dei, cosiddetti, poli liceali e tecnici non è applicabile in nessuno dei comuni della Provincia proprio per la mancanza di quei requisiti minimi previsti dalla norma che, tra le altre cose, prevede deroghe per i comuni montani. Sottolineano come, ancora una volta, decisioni assunte dal Dirigente dell’Ambito Territoriale di Caltanissetta ed Enna senza un preventivo confronto con le OO.SS. e con i Dirigenti Scolastici comporteranno conseguenze negative sugli organici, sugli studenti e sul funzionamento delle stesse istituzioni scolastiche oggetto di dimensionamento”.

Per queste regioni, inoltre “esprimono profonda delusione nei confronti di quei Sindaci, o dei loro delegati, presenti al tavolo che hanno ritenuto accettabili le proposte del Dirigente dell’Ambito Territoriale di Caltanissetta ed Enna e anziché tenere in dovuto conto quanto, più volte, evidenziato in tutti i documenti inviati (che mettono in assoluta evidenza tutto quanto prevedono le normative nazionali e regionali attualmente in vigore) hanno fatto prevalere gli interessi della loro appartenenza politica trascurando le esigenze dell’intero territorio della provincia di Enna. Ribadiscono la netta contrarietà al piano di dimensionamento approvato in Conferenza provinciale perché penalizza pesantemente tutte le scuole del territorio provinciale già pesantemente colpito negli anni dai precedenti dimensionamenti. Concludono ponendo, a tutti gli attori coinvolti, una domanda: “Cui prodest?”.

Si conclude così la nota dei sindacati.

Ed è certamente una vicenda in evoluzione, che preoccupa un po’ tutti in provincia di fronte a una logica – la cancellazione di istituzioni, di posti di lavoro e di diritti allo studio – che sta diventando la norma in nome di  presunti, più o meno credibili, dimensionamenti.