LEONFORTE – “Chiediamo l’apertura di un centro per la riabilitazione a Leonforte, ma anche di affrontare in modo sistematico i disagi e i problemi delle famiglie con disabili. Per questo ci siamo riuniti in un comitato. 45 famiglie mi hanno conferito delega di lottare affinché apra un centro qui da noi: è insostenibile far fare la vita da pendolari a ragazzini disabili, molti in età della scuola dell’obbligo“. Diego Vasta di Leonforte è uno dei delegati del Comitato “Basta viaggi”, costituitosi nei mesi scorsi per tutelare i diritti delle famiglie di persone, spesso ragazzini, affette da disabilità. Disabilità per cui hanno bisogno di trattamenti di riabilitazione.

Lunedì sera queste famiglie si sono riunite in un immobile all’ingresso della città di Leonforte. Hanno incontrato Vasta, ma anche la stampa e l’avvocato Carmelo Sebeto, che si occupa di un segmento particolare della vicenda: i rimborsi per i viaggi fatti dalle famiglie. Si tratta di somme che si sono accumulate, per alcuni, dal 2018 a oggi, che deve pagare il comune di Leonforte. Alcuni aspettano di ricevere migliaia di euro, e nel bilancio di una famiglia, di certo, questi soldi non sono affatto secondari. Alcuni di essi hanno già dato mandato all’avvocato Sebeto di accedere agli atti al Comune di Leonforte. Qui hanno incontrato la disponibilità dell’amministrazione comunale presieduta da Piero Livolsi, ma è chiaro che non è semplice giungere a una soluzione rapida, tenuto conto che si tratta di un comune in dissesto. L’avvocato Sebeto a ogni modo ha illustrato gli aspetti tecnici della questione e ha dato la propria disponibilità per contenere i costi, in nome della funzione sociale, altissima, dell’avvocatura.

“Il comitato nasce per darci più forza, nei confronti delle autorità sanitarie e delle amministrazioni – afferma Vasta -. Abbiamo chiesto l’apertura di un centro di riabilitazione a Leonforte, o comunque in una delle cittadine del distretto di Agira. Ma Leonforte è baricentrico. I delegati del Comitato siamo io, Liliana Barbera Alessandra Contino e Adriana Patti. 46 famiglie hanno firmato per l’apertura del centro. Poi ognuna ha problematiche diverse”.

Le questioni infatti sono diverse. Alcune famiglie, anche nel corso della riunione, sono tornate a ribadire i propri problemi con uno dei centri di riabilitazione, che non apre il pomeriggio. “L’apertura pomeridiana è un diritto dei nostri figli, se in età in cui vige il diritto allo studio: è un diritto costituzionale che viene negato e di cui stranamente non troviamo traccia nella convenzione con la nostra sanità pubblica. Ci hanno chiesto di mandare delle richieste singole, cosa che 15 famiglie hanno fatto, per chiedere l’apertura pomeridiana del centro – prosegue – ma poi alcune non sarebbero state regolari, e il centro ha messo nero su bianco che su 90 assistiti ambulatoriali sarebbero stati solo in 3 a chiedere l’apertura pomeridiana. Ma in realtà il problema riguarda tante altre famiglie”.

Uno dei 3 casi di cui parlava il centro è già stato in qualche modo superato, perché la bambina in questione è passata da un centro (che apriva solo il pomeriggio) all’altro, in cui la riabilitazione è possibile anche nel pomeriggio. Ad ogni modo, a Leonforte Vasta ha incontrato più volte l’amministrazione comunale e di recente, prima che aprisse la scuola, anche le forze politiche di Fratelli d’Italia, Lega, Mpa, Leonforte ai Leonfortesi. “Abbiamo incontrato tutti perché vogliamo sottolineare che questa battaglia non riguarda solo una parte politica, ma è di tutti, deve essere di tutti: tutti vogliamo che i ragazzini non siano costretti a viaggiare per le cure e tutti vogliamo che le famiglie possano regolare la terapia in base agli impegni lavorativi o di studio dei ragazzi, dunque scegliendo se andare di mattina o di pomeriggio – conclude Vasta -. Non ci sembra di fare richieste impossibili”.