LEONFORTE – Da circa un anno si trovava agli arresti domiciliari per usura e altri reati, perchè coinvolto in un’inchiesta della Guardia di Finanza, denominata “Full Control”. Ora è finito in carcere Nino Forno, ingegnere leonfortese ed ex consigliere comunale. Secondo la Procura di Enna, avrebbe minacciato una testimone del processo. Per questo l’organo requirente ennese ha chiesto e ottenuto dal Tribunale l’inasprimento della custodia cautelare.

Lo hanno arrestato gli uomini della sezione di pg della Polizia di Stato della Procura di Enna. Forno, che è difeso agli avvocati Sinuhe Curcuraci e Francesco Romano, era stato denunciato alcuni giorni fa perché ritenuto il possibile autore di una lettera anonima, contenuta all’interno di un plico ove era stata inserita anche della polvere pirica, con cui sono state rivolte gravi minacce ad una donna, anch’essa di Leonforte, testimone chiave al processo.

Nel corso della perquisizione, ha spiegato la polizia, è stato sequestrato numeroso materiale informatico, sul quale la stessa autorità giudiziaria ha disposto accertamenti tecnici, al fine di verificare se lo scritto anonimo sia stato realizzato a mezzo di tali apparecchiature. Nino Forno è la figura centrale dell’inchiesta Full Control. È accusato di varie ipotesi di usura ed evasione fiscale. Il fratello Ettore, pregiudicato per usura, invece qui è indagato per concorso in usura con il fratello e altre ipotesi.