di Maria Rosa Emma

ENNA – La fisica del rock è un saggio intrigante di Francesco Gallina, edito da Arcana Lit Edizioni sas. Con un sottotitolo che incuriosisce a dir poco: “Da Einstein a Lovecraft e Paperino a Jeeg Robot ai Queen e all’universo degli Epica”. Un testo che intriga il lettore facendo interessanti e originali citazioni. Alla fine di un grande excursus attraverso la fisica,  la letteratura e il rock metal. Sì prende atto degli incredibili  collegamenti diretti e indiretti. La scienza che sposta verso il rock, la creazione letteraria di nomi e formule che non sono di questa terra, il rock visto come sogno creativo e ribelle, voglia di guardare dove nessuno crede che possa esistere qualcosa e scoprire ciò che si nasconde, costituire mondi immaginari resi reali da chi ci crede.

Fuori dalle regole capaci di immaginare soluzioni creative sensazioni spesso dalla parte sbagliata. Scienziati illuminati soprattutto fisici che hanno corso il rischio di essere considerati pazzi come alcuni artisti che oggi consideriamo colonne portanti, patrimonio intangibile dell’umanità, snodo essenziale, un tempo non lo sono stati pensiamo a Stravinsky, Bach e Caravaggio.

Trovo questo saggio geniale,  particolare e originale, frutto di un lavoro veramente certosino che denota un grande spessore culturale. Libro ben scritto, corposo, che affronta tematiche molto particolari poiché mette in relazione musica, letteratura lovecraftiana, scienza. Complimenti all’autore.

Albert Einstein“Là dove il mondo cessa di essere lo scenario dei nostri desideri e delle nostre speranze personali. Là dove lo affrontiamo come esseri liberi ammirandolo, interrogandolo  e osservandolo, allora entriamo nel mondo dell’arte e della scienza. Facciamo scienza quando ricostruiamo nel linguaggio della logica ciò che abbiamo visto e sperimentato, facciamo arte quando comunichiamo tramite forme le cui connessioni non sono accessibili alla mente cosciente oppure intuitivamente attribuiamo loro qualcosa di significativo. L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo, se io non fossi un fisico sarei un musicista, io vedo la mia vita in termini di musica, nella mia vita traggo il maggiore godimento dal mio violino”. 

Dante Convivio 213: “La musica trae a sé li spiriti umani, che quasi sono principalmente vapori del cuore, sì che quasi cessano da ogni operazione: si è l’anima intera, quanto l’ode e  la virtù di tutti quasi corre allo spirito sensibile che riceve lo suono“.

Cassiodoro: “Tutto quanto si svolge in cielo e sulla terra è sottomesso a leggi musicali“.

Abdul Alhazred Necronomicon: “Non è morto ciò che in eterno può attendere e con il passare di strani eoni anche la morte può morire“.

La musica, espressione artistica più interessante indissolubilmente connessa alla matematica quindi della Scienza ne è parte integrante. Pitagora, padre della matematica e della musica, osservò un fabbro che, mentre lavorava, usava martelli di dimensioni diverse ed emetteva suoni diversi, più o meno gradevoli in accordo tra loro. Nacque così la tavola musicale. Tuttora si basa su questa scoperta su tuttora ci si basa su questa scoperta: rapporti matematici tra pesi delle masse che consentono di produrre suoni piacevoli.
Pitagora usò un monocordo, contando ogni singola corda, ottenne intervalli da uno a quattro ( 1 + 2 + 3 + 4 = 10) tetraktys (piramide di triangoli che rappresentano la perfezione).

La musica è la melodia del Cosmo“. Per Pitagora tutto ciò che esiste è una gigantesca orchestra diretta da Apollo, dio sole. Calcolò la distanza tra i pianeti utilizzando il metodo per trovare gli intervalli tra le note, suoni acuti Saturno, il sole coincideva con la nota centrale e dunque l’arte dei suoni, inprescindibile dall’esistenza. Base dell’orchestra universale.

Nel gruppo rock dei Tool c’è profondità matematica e spirituale.

Negli ultimi canti del Paradiso Dante descrive l’assetto del cosmo utilizzando l’Ipersfera, doppie frequenze di sfera concentriche esattamente come la terra, non c’è tradizione precedente per immaginare l’immaginabile: il Paradiso. Dante deve rappresentare Dio con un’immagine, la luce, questo è incantevole perché ha capito che la luce sia una sostanza materiale prima che Einstein e Planck parlassero di fotoni. Un mare di luce come il residuo del Big Bang. Keplero utilizzò l’idea di musica e armonia delle sfere “harmonices mundi” mescolando archeologia e armonie musicali; orbita ellittica percorsa a velocità differente dai vari pianeti: nota bassa corrisponde a velocità minima, nota alta velocità massima, pentagramma come rappresentazione sonora della struttura euritmica del creato “l’universo canta melodie galattiche” .  “Tutti i corpi rotanti producono onde gravitazionarie“.

Seducente pensare che per associare la musica alla galassia siamo stati ascoltati i buchi neri, ci sono corpi celesti che urlano onde gravitazionali; due buchi neri che orbitano l’uno intorno all’altro. Doppia fenditura, un fascio di luce fatto passare attraverso fessure di dietro cui era posto uno schermo, sembra configurare il comportamento delle onde.

Einstein era osteggiato da tanti colleghi, oppure molti testi dei Doors sono ispirati da Nietzsche e Sofocle.

Lovecraft ha influenzato gruppi metal con il suo senso di distruzione di grandi dimensioni, indica il suono notturno negli degli insetti e per associazione quello dei demoni, tutto incantevolmente plausibile da risultare più vero della realtà, un iperrealismo dal falso più appagante di testi reali, scriveva letteratura horror, palesi idiozie diffuse per un pubblico Vannamarchiano che non attende altro che di essere illuso.

Anche oggi viviamo in un’epoca della massiccia diffusione via internet di fake news che spesso vengono prese per vere da una miriade di persone.
Lovecraft mentiva  circa l’origine del “necronomicron”,  un libro inesistente, fu un espediente letterario per dare verosomiglianza ai suoi scritti.
In realtà si tratta di uno pseudo libro cioè un libro mai esistito.

Lovecraft scriveva di magia nera, parlava di Abdul Almazred che per assonanza con l’inglese vuol dire all as read ovverosia ho letto tutto, un furbesco gioco di parole, questo scrittore ebbe una vita travagliata entrambi i genitori con malattie mentali.
Ci sono molti video che si ispirano al necronomicon con i dati più eclatanti che connessi al leit-motiv che unisce tra loro cinema, musica.

La passione di Flegias dei Necrodeath per la letteratura nacque da bambino allorquando in vacanza a casa dei nonni trovò “Le metamorfosi di Kafka”, affascinato dalle atmosfere cupe, volle approfondire senzazioni di paura e di claustrofobia e si imbatté in Lovecraft soprattutto per la pubblicazione di tanti anni fa “cento pagine mille lire”, fu un viaggio fantastico dove escogitare i peggiori incubi, effetto dirompente al punto che buttò brevi scritti scimmiottando il genere.

Grande stupore acquistando un album dei  Necrodeath si trovano riferimenti a Lovecraft nelle sue liriche.

Il personaggio preferito dei racconti di Lovecraft  fu sicuramente Shub Niggurath divinità appartenente ai mito di Cthulhu, il capro nero dei boschi dai mille cuccioli, allusione descrittiva del diavolo, ibrido uomo capra molto simile a Pan, trasformato poi in Satana perfetto come Concept per una  band.
Nei racconti di Lovecraft il sogno è spesso un mezzo per scrutare dimensioni occulte, l’abisso è un punto di contatto tra il mondo della ricerca gnostica. Ruolo magico e terribile della musica, nel mondo Lovecraftiano, una forza in grado di alterare le menti umane e persino la realtà. Lovecraft, pilastro della letteratura horror mondiale, incubi con creature deformi, mostruose.

Legame tra rock e il fisico Carlo Rovelli.

La musica di Bach è ricca di forte simmetrie, riduzione o cambiamento della simmetria. Gli “Epica” non solo solo una band Metal ma anche un serbatoio di riflessioni scientifico filosofiche allegoricamente profonde. La scienza si basa sulla creatività e l’immaginazione così come il metal.

Pitagora diceva: “Tutto è numero” , Coltrane sassofonista e compositore ha collegato le sue opere alla fisica quantistica e l’assetto del nostro sistema solare, anche lui concepiva la musica in modo metafisico e spirituale attuale.

Sia Einstein che Coltrane mediante “forme geometriche” arrivano a “sintetizzare matematicamente”, il pensiero, Coltrane elaborò una teoria sulla relatività del jazz e di tutta la musica, mirava a replicare in musica, tutto ciò che Einstein aveva fatto in fisica, è magico pensare alla musica come ispirazione della scienza  come se  musica e scienza fossero complementari.

Brian May, famoso chitarrista è laureato in astrofisica, ha ricevuto una medaglia Steven Hawking per i suoi sforzi di divulgazione scientifica.

David Bowie con la sua “Space Oddity” usata come brano in loop nello spot della Tesla inviata nello spazio da Elon Musk guidata da un manichino chiamato Starmann.