È stata depositata nei giorni scorsi un’interrogazione parlamentare al Governo della Regione, nelle persone del Presidente, dell’Assessore alle Infrastrutture e dell’Assessore alle Autonomie Locali, per fare chiarezza sul tanto discusso autovelox installato dal Comune di Santa Maria di Licodia sulla SS 121. Da diversi mesi tale apparecchiatura è stata oggetto di numerose rimostranze da parte degli automobilisti in quanto sia il limite imposto di 50 km/h, pari a quello previsto per i centri abitati, nonché le modalità di installazione e le relative procedure autorizzative dello stesso, sembrerebbero, a dire dei numerosi comitati spontanei di cittadini costituitisi per contestare tale installazione e i relativi verbali rilevati, in contrasto con le norme vigenti per la tipologia di strada in questione.
A seguito di alcune recenti sentenze del Giudice di Pace di Paterno’ che, pronunciandosi su alcuni ricorsi di diversi automobilisti vittime della contestazione, aveva accolto le eccezioni proposte e relative alla mancata autorizzazione prefettizia necessaria per l’installazione nonché il fatto che per quella tipologia di strada non è applicabile il limite di velocità di 50 km/h, dando quindi ragione ai ricorrenti e disponendo l’annullamento delle sanzioni. “Ormai da quasi un anno – dichiara l’on. Fabio Venezia – l’autovelox in questione è stato oggetto di diverse rimostranze da parte di centinaia di cittadini della province di Enna e Catania che percorrono quasi quotidianamente quella strada per raggiungere l’area metropolitana di Catania. Le recenti sentenze gettano forti dubbi sulla legittimità di questa installazione che ha determinato l’irrogazione di pesanti sanzioni nei confronti degli automobilisti. Per queste ragioni – continua il parlamentare del PD – abbiamo chiesto alla Regione di fare chiarezza compiendo un’attività ispettiva al fine di accertare il rispetto delle norme e la legittimità dell’iter autorizzativo e, ove necessario, disporre la rimozione immediata dell’apparecchiatura”.