di Maria Rosa Emma
L’autrice ennese Salvina Alba inizia il romanzo parlando di un incontro casuale tra due donne romane: Virginia e Mira. La prima è una giovane donna ventenne innamorata da sempre dell’Africa, meta dei suoi sogni. Vendeva disegni a Piazza Navona su un marciapiede. La seconda è una fotografa, donna matura e benestante. Mira propone di regalare un viaggio alla ragazza, partiranno insieme realizzando il tanto agognato sogno della giovane Virginia, la meta del viaggio sarà il Kenya, villaggio Masai, questa avventura segnerà la loro vita.
Pole pole  vuol dire “piano piano”. In questa parte del mondo, diametralmente opposta al nostro nodo di vivere, non esiste la nostra frenesia, è un’altra dimensione, quasi surreale, magica, bisogna quasi buttare l’orologio che non non ha ragion d’essere al polso perché lì non serve. Ma Mira continua a indossarlo perché troppo legata alla nostra civiltà, Virginia è invece nel suo habitat naturale.
Sono riportate bellissime descrizioni della natura vergine, incontaminata, agli antipodi del nostro mondo evoluto. In questa zona dell’Africa descritta nel  testo, colpisce molto il fatto che la poligamia sia molto apprezzata anche dalle donne poiché per loro è un modo per poter dividersi i duri lavori, sembrerebbe un grande segno di resilienza.
L’uomo è un essere fortunato in quei posti perché può oziare dalla mattina alla sera, deve solo procurarsi delle mucche sinonimo di ricchezza per poter avere le mogli.
La scrittrice, in queste 264  pagine ha la capacità di catapultare il lettore in un mondo che non gli appartiene, affascinarlo con abitudini lontane  anni luce dalle sue e farlo evadere dalla sua terra. Le descrizioni sono talmente dettagliate e realiste che chiudendo gli occhi si  immaginano per filo e per segno i luoghi descritti.
Il linguaggio è colto ma nel contempo pulito e chiaro. Quando si giunge all’ultima pagina si ha l’impressione di avere intrapreso un grande viaggio che arricchisce veramente tanto, un libro che tocca e accarezza l’anima.
Complimenti Salvina Alba!

La copertina del libro dell’ottima Salvina Alba