LEONFORTE. Gran pienone martedì sera al Circolo di Compagnia, con gente in piedi, alla presentazione del nuovo libro di Attilio Bolzoni, “Controvento”, Zolfo Editore, la storia d’Italia degli ultimi quarant’anni raccontata da uno dei più importanti giornalisti d’inchiesta, attraverso articoli e reportage di una carriera brillante, incontro organizzato dall’editore Emilio Barbera nell’ambito della rassegna “Premio Città di Leonforte”.
Cronista e inviato laddove c’è un sorpruso, un potere oscuro, un mistero da svelare, a Palermo come a Città del Messico, a Castelvetrano come a Kabul, sin dagli anni Ottanta Bolzoni era sul posto dove si commetteva un delitto o un abuso a scapito dell’interesse pubblico.  La sua scrittura è brillante sin dall’incipit, parte già con la quarta ingranata, non tergiversa, non fa presentazioni, punta diretto al cuore della questione, come nelle interviste al procuratore Giancarlo Caselli o alla grande fotografa Letizia Battaglia. “Perché ti sei sposata a sedici anni? “Perché ho incontrato un uomo che mi amava e mi offriva il mondo”.
Bolzoni ha indagato in tre continenti. In Sicilia, splendore del Mediterraneo con sottosuolo formicolante di ragni e scorpioni. In Centramerica, in Messico per capire perché in pochi anni erano stati uccisi quasi cento giornalisti, più che nella seconda guerra mondiale, in Asia, Iraq e Afghanistan, le terre più martoriate dei tempi moderni. Il resto, ed è tanto, lo leggeremo.
Con lui al tavolo il giornalista Antonio Ortoleva e il regista Pasquale Scimeca. Il sindaco Piero Livolsi, che al microfono ha dato il benvenuto, è rimasto seduto in prima fila e attento sino alla fine come quel centinaio e oltre di ospiti. Bolzoni concluderà lunedì 15 a Siracusa il suo secondo tour siciliano.