ENNA – “La continua profusione di critiche infondate mosse con l’obiettivo poco nobile di strumentalizzare una situazione di fragilità sociale sulla vicenda del contributo al CSR ci obbliga ad intervenire ancora sul tema. Per anni il Comune ha concesso un contributo, non obbligatorio, al CSR per assistere 12 utenti. Qualche mese addietro il CSR ha chiesto al Comune un aumento del contributo di quasi il 300% senza giustificazione alcuna ed in violazione di ogni norma contabile. A quel punto l’amministrazione ha scelto di esternalizzare il servizio garantendo assistenza ad un numero maggiore di utenti e consentendo a tutti gli operatori del settore di partecipare al servizio finanziato dal Comune. Così attraverso un voucher di € 2.500 ciascuno, è stata garantita l’assistenza a ben 18 disabili gravi applicando un criterio che ha privilegiato il contesto socio ambientale e quello economico. Abbiamo garantito pari opportunità sia ai disabili che beneficiano del servizio che ai Centri accreditati nel Comune di Enna, ivi compreso il CSR”.

E’ quanto si legge in una nota dell’amministrazione comunale e dei gruppi consiliari di Italia Viva, Mpa, Uniti per Enna e Liberamente.

“Pertanto, l’amministrazione comunale non ha fatto nessun passo indietro, ha ampliato il numero dei disabili che beneficiano del voucher e il servizio viene espletato con il principio della libera scelta da diverse organizzazioni del Terzo settore che garantiscono documentata professionalità. Riguardo al progetto denominato “Dopo di Noi” in attuazione della legge 112/2016 e al decreto attuativo della Regione Siciliana del 16 ottobre 2017, che assegna ai distretti socio-sanitari e non ai singoli comuni le risorse del fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare anni 2016-2017, ricordiamo che in quegli anni gli assessori al ramo erano la consigliera Macaluso e l’attuale presidente del consiglio Gargaglione”.

“Al fine di garantire un servizio agli aventi diritto e non restituire le somme già accreditate dalla Regione Siciliana al Distretto Socio-Sanitario di Enna, il progetto del “Dopo di Noi”, è stato rielaborato dall’ Assessorato alle politiche sociali seguendo le richieste dei disabili e precisamente: l’accrescimento delle loro abilità per un migliore sviluppo delle competenze per favorirne l’autonomia secondo quando previsto dal Piano Assistenziale Individualizzato redatto dall’Unità di Valutazione Multidimensionale Integrata. Questa proposta è stata discussa in sede di Comitato dei Sindaci con votazione unanime da parte dei rappresentanti dei sei Comuni e solo dopo l’approvazione della proposta progettuale da parte dell’Assessorato Regionale alla Famiglia, nel mese di dicembre, si è potuto avviare il progetto in questione”.

“Speriamo di avere definitivamente chiarito i termini della questione e chiediamo ai gruppi di opposizione, compresi quelli che ospitano consiglieri afflitti dalla sindrome dell’ex assessore (i cui sintomi sono la sincera convinzione che il mondo girava meglio quando erano in carica magari con la segreta speranza di guarire ritornando ad occupare la poltrona) di confrontarsi con l’amministrazione sui tanti temi della vita pubblica nei quali il confronto può stimolare soluzioni adeguate ai tanti problemi che l’amministrazione quotidianamente affronta”.