ENNA – “Un’escalation senza precedenti di querele, intimidazioni e tentativi di delegittimare i giornalisti ennesi. Non possiamo ignorare i segnali preoccupanti che arrivano ormai a cadenza quasi quotidiana nei confronti di chi, per mestiere fa informazione. Servono più tutele e meno bavagli a sostegno dei giornalisti e della libertà di stampa che deve essere fatta da professionisti”. Lo ha detto il segretario provinciale di Assostampa Enna Gianfranco Gravina, nel corso dell’assemblea di sezione ospitata nei locali di Confcooperative.

“Il 2024 è appena iniziato e già siamo dovuti intervenire, assieme ad Assostampa Sicilia, ancora una volta a sostegno del nostro vicesegretario Josè Trovato querelato dalla famiglia di un boss del territorio, e che sarà audito in commissione regionale antimafia mercoledì 31 gennaio e del surreale episodio accaduto appena due giorni fa al direttore di Vivienna, il collega siracusano Gaetano Scariolo, attuale componente della giunta regionale del nostro sindacato, il cui numero di telefono è stato dato in pasto ai social. Mentre nel 2023 abbiamo assistito ad una inquietante sequenza di querele da parte dei legali di Don Rugolo a 3 giornalisti ennesi. A questo si aggiungono commenti lesivi della professionalità dei giornalisti lasciati con disinvoltura sui social. Fatti che ci lasciamo tranquilli e che rendono necessario un continuo monitoraggio sullo stato della professione in provincia di Enna”.