Il Cyberpunk a tutto tondo made in Sicily è finalmente arrivato nelle librerie per mano dello scrittore Mario Cunsolo nel suo ultimo romanzo dal titolo “All’ombra del castello di Carte”, edito dalla Algra Editore e con la bellissima prefazione della scrittrice Antonina Nocera. Il romanzo è quello che il pubblico siciliano appassionato di fantascienza aspettava da tempo, una storia ambientata in Sicilia in un futuro non troppo lontano in cui riflettere sulle derive e contraddizioni del presente: non mancano infatti le multinazionali che hanno quasi soppiantato il potere effettivo dei governi statali, i disastri ambientali portati all’estremo, e quella malinconia tipica e soffocante che pervade gli scenari distopici.

Il luogo in cui si svolgono la maggior parte dei fatti del romanzo è Etna City, questa sterminata megalopoli della Sicilia orientale in cui le criminalità organizzate e le multinazionali spadroneggiano, e tra le sue vie sudice e pericolose, tra i suoi settori infernali, si aggira il giocatore Rino Salvieri, antieroe che in poco tempo si ritroverà a scalare una piccola vetta di potere. Il mondo circostante che fa da cornice alla storia è piombato da anni in una spaventosa recessione economica, la più terribile mai vissuta, chiamata dai media Grande Falce e che ha costretto l’umanità a istituire il Reddito da Gioco per fare in modo che il sistema non collassi definitivamente. Purtroppo il Gioco adoperato da molti per riuscire a sopravvivere ha causato la nascita della più terribile delle malattie mentali, ovvero il Morbo: una dipendenza da gioco d’azzardo portata all’estreme conseguenze con gravi istinti omicidi. Un romanzo quello di Cunsolo che apre squarci surreali sul nostro presente, che ammicca ad autori quali Philip k. Dick, William Gibson e Bruce Sterling, che sa coniugare perfettamente la sicilianità dei luoghi, le sue caratteristiche, con quelle tipiche del sottogenere letterario del Cyberpunk.

Ovviamente, come in ogni buon romanzo Cyberpunk che si rispetti, nella storia abbiamo la crisi identitaria del protagonista e la famosa ricerca del vero sé, così come ha delineato nella prefazione la scrittrice Antonina Nocera. Ma in ogni ricerca del proprio sé i pericoli che incombono sono molti e si rischia sempre di perdersi anziché ritrovarsi, ricostruirsi, e in questo l’autore si affida alla fragilità nascosta dei protagonisti per mettere in risalto questo continuo pericolo. La visionarietà di questa opera letteraria è la caratteristica infine più accattivante che sa ricostituire a modo proprio gli schemi di questo sottogenere letterario della fantascienza così amato, che ha avuto inizio negli Stati Uniti agli albori degli anni ’80 e che ultimamente è sembrato un po’ carente di idee e di forza evocativa. Chissà… magari “All’ombra del castello di carte” contribuirà a mettere un tassello in più per ridare vigore, nuova linfa, a un Cyberpunk del tutto nuovo.

L’autore. Mario Cunsolo