ENNA – Era accusato di maltrattamenti, di violenza sessuale e di tutta una serie di vessazioni che avrebbero reso “avvilente e umiliante” la vita matrimoniale per sua moglie. Dopo oltre vent’anni di matrimonio, in pratica, l’ex moglie lo aveva denunciato di averla ripetutamente presa a schiaffi o calci, costantemente insultata, denigrata e vilipesa. E che in più occasioni, 4 volte nel corso della loro vita matrimoniale, l’avrebbe anche costretta a subire contro voglia dei rapporti sessuali.
Ma tutte le accuse sono cadute nel corso del processo e l’imputato, un 43enne, è stato assolto con formula piena da quasi tutte le accuse. La sentenza è stata emessa dal giudice Giuseppe Noto. Nel corso delle indagini, per tenerlo distante dalla sua ex, gli era stato anche applicato il braccialetto elettronico. Che adesso è stato revocato. Ha preso 4 mesi di reclusione, pena sospesa, solo per danneggiamento: avrebbe preso il telefonino della figlia e lo avrebbe scagliato a terra, rompendolo.
L’imputato era difeso dagli avvocati Orazio Spalletta e Rossana Cavallaro. I suoi legali adesso esprimono soddisfazione, perché l’imputato ha sempre rivendicato la propria innocenza, e questa sentenza, nonostante la condanna per l’unica ipotesi residuale rimasta in piedi, gli rende giustizia.