GAGLIANO CASTELFERRATO – “Il male prende il volto dell’incomprensione a tutti i livelli, del fanatismo religioso, della burocrazia paralizzante, dell’incoscienza sui social. Gesù attraversa la città e affronta il male con responsabilità, cura e non violenza. Diciamo basta all’alcol senza misura, facciamo i nomi e prendiamo le distanze da ogni forma di droga e di dipendenza. È urgente prenderci cura della nostra Gagliano”.
Così don Pietro Antonio Ruggiero, arciprete della Parrocchia di San Cataldo, nel tradizionale messaggio del Venerdì Santo, è tornato a denunciare vizi e devianze della società gaglianese e non. “Gesù attraversa la città con cura verso i suoi e persino verso i crocifissori. Attraversa la città con non violenza, troppe violenze tra le mura di casa nella nostra comunità”.
Il sacerdote nel suo messaggio ha ricordato come dalla sera del giovedì santo Gesù compie un percorso che lo conduce dall’intimità del cenacolo – attraverso l’orto degli ulivi, passando per i palazzi del potere religioso e politico, fino ad attraversare la strada dell’intera Città di Gerusalemme, per morire “fuori dalle mura della città”.
“Anche la nostra processione ha attraversato la Città, anche il “nostro” Cristo, uscendo dall’intimità del Cenacolo della Chiesa Madre, ha “tessuto” questa Città attraversandola per ben due volte – ha sottolineato -. Il Cammino di Gesù, è stato un progressivo incontro con il volto del Male. Un Male che si è avventato su di Lui in varie forme e con diversi volti. Il primo volto che il Male ha preso in quella sera, è stato quello dell’incomprensione con i Suoi, del tradimento di Giuda, del rinnegamento di Pietro e della fuga di tutti gli altri. Incomprensione che è diventata terribile solitudine ed angoscia. L’incomprensione, là dove si fa spazio, diventa terribile tarlo tra generazioni che più non si capiscono e non si sentono capite”.
Il secondo volto è stato il fanatismo poi il volto di una burocrazia del male ed infine il volto della soldataglia e della folla che oggi ha preso stabile nei social”. Solo il prenderci cura insieme, la responsabilità e la speranza ci faranno affrontare il male”. La piazza gremita ha ascoltato pensosa.