di Adelina Cavaleri

Troina – Si è svolto al cineteatro “Camilleri” di Troina un convegno su “Aree interne di Sicilia, tendenze e prospettive” in cui si sono confrontati i rappresentati di varie categorie. Il seminario è iniziato con l’introduzione di Luca Barbarossa, docente dell’Università di Catania SDS di Siracusa in Architettura. Hanno continuato il seminario discutendo di “servizi e imprese nelle aree interne” Antonio Malaguarnera, segretario provinciale della Cgil di Enna, Filippo Scivoli, presidente della Cna di Enna, Mario Zappia, commissario dell’Asp di Enna. E ancora, Filippo Ciancio, dirigente dell’ufficio scolastico regionale a Caltanissetta e Enna; Silvano Privitera del forum aree interne; Marcello Troìa, direttore del Gal Rocca Di Cerere Geopark; e Giuliana Di Franco, imprenditrice leonfortese e presidente del Distretto degli Orafi e degli Argentieri provinciali. L’incontro è stato introdotto dal saluto del “padrone di casa”, ovvero il sindaco di Troina Alfio Giachino.

I vertici di CNA Sicilia, e CGIL Sicilia, hanno discusso di strategie, e metodologie da applicare in questo percorso comune, in due panel moderati dal giornalista Josè Trovato. Assieme alle associazioni di categoria, ai rappresentanti del comparto sanitario, e i vari dirigenti, hanno affrontato il tema dello spopolamento, e le problematiche che vi sono all’interno dell’area. Il problema principale è l’emigrazione, sempre più evidente in queste aree. Ma che di fatto giorno dopo giorno si sta svuotando, complici la scarsa viabilità, la carenza delle infrastrutture. I Presidi ospedalieri che hanno subito l’influenza dei tagli sanitari. I Comuni che non hanno saputo gestire, in passato, adeguatamente i fondi; e ora si teme che la stessa fine facciano gli stanziamenti del PNRR, che avrebbero dovuto portare lavoro e reddito interno, ma di fatto si corre il rischio che si rivelino un buco nell’acqua. Secondo CNA Sicilia e CGIL Sicilia “occorrono misure di sistema nell’ambito di una strategia regionale. Questo rende opportuna anche la creazione di una ‘ cabina di regia’ con il coinvolgimento delle parti sociali”, sostengono i dirigenti.

E questo deve essere il punto di partenza, ma bisogna lavorare tutti assieme affinché non diventi un boomerang, che rischia di ampliare i divari all’interno delle aree. Di seguito la tavola rotonda ha visto confrontarsi: in collegamento web l’ingegnere Vincenzo Falletta del Dipartimento programmazione della Regione Sicilia; poi, di presenza, Maurizio Siragusa, capo di gabinetto dell’Assessorato all’Economia della Regione; Carmelo Frittitta, dirigente generale del Dipartimento Attività produttive della Regione; Gabriella Messina, componente della segreteria regionale della Cgil con delega alle Aree Interne e Piero Giglione, segretario regionale della Cna.  Quello che è emerso da quasi tutte le parti, una richiesta comune di attenzione da parte della politica.

Che si attuino delle strategie a partire dalla viabilità. Un sistema di vantaggio che sostenga le imprese esistenti e ne favorisca l’insediamento di nuove, con particolare attenzione alle “micro imprese” di cui il territorio è pieno. Potenziare i presidi sanitari, in particolare ambulatori e ospedali, ma diversificandoli nell’offerta dei servizi in modo da avere più centri specializzati, puntando alle eccellenze di ognuno di essi.  Questi i punti essenziali su cui fare qualcosa in tempi rapidi. Un altro punto su cui volgere l’attenzione è stimolare le imprese all’utilizzo delle tecnologie.

A chiudere Fabio Venezia, deputato regionale, che ha parlato di temi attualissimi come la fiscalità di vantaggio e gli incentivi stabili, che non siano dei sussidi come in passato, ma che favoriscano le politiche di cooperazione tra imprese e filiere corte. Ha ribadito la necessità di riuscire a semplificare le burocrazie amministrative, per svolgere una strategia di comunicazione mirata a valorizzare quindi le aree interne. Ultimo e non meno importante, il tema Istruzione, che penalizza il territorio, e che negli ultimi anni ha fatto si, che la dispersione scolastica sia cresciuta in modo considerevole, non solo in termini di perdite numeriche degli alunni, che nel tempo decidono di ritirarsi, ma anche e soprattutto di ragazzi che pur frequentando si trovano difronte ad un comparto scolastico in grande sofferenza.

Accentuata dalle ultime norme contenute nell’autonomia differenziata che penalizzano fortemente il Sud Italia, e con questo anche e soprattutto l’istruzione. Nonostante questa situazione le aree interne hanno grandi potenzialità da valorizzare. Bisogna quindi creare un “tavolo di regia” ed iniziare ad agire. In questo convegno sembrano essere state poste le basi, per una collaborazione attiva tra le parti che erano presenti. Prima di chiudere il convegno, Troina diventa pioniere in Sicilia, di una app creata da due Leonfortesi, che monitora e aiuta a prevenire la diffusione degli incendi nel territorio. Una sala piena sin dall’inizio, quella del cineteatro “Camilleri”, scenario di questo importante seminario che pone le basi per il futuro delle aree interne. Si conclude con l’auspicio di trovare quanto prima la giusta strada, per riportare in vita questo territorio martoriato e orma spopolato.

Al termine dell’incontro sono stati consegnati al Comune di Troina i sensori realizzati da due giovani leonfortesi, Angelo Manna e Antonio Cremona, per prevenire gli incendi. Una start up innovativa che di certo prenderà piede, perchè l’emergenza incendi, mai come quest’anno – tra le incertezze determinate dai mutamenti climatici e l’emergenza idrica – rischia di rivelarsi devastante.