Non soltanto la vicenda personale di Patrick Zaki ma anche le crescenti minacce alla libertà di espressione saranno al centro del convegno che l’università Kore di Enna ospita domattina nell’aula magna.
Patrick Zaki, l’attivista egiziano dottorando all’università di Bologna messo in carcere nel suo paese per quasi due anni per avere reclamato il diritto di parola, è giunto con un giorno di anticipo ad Enna a pochi mesi dalla liberazione. Presenterà nell’università Kore il suo libro-racconto “Sogni e illusioni di libertà”, edito da La nave di Teseo.
Con l’occasione interverranno alcuni dei massimi esponenti della stampa italiana, dal presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bortoli, alla segretaria generale della Federazione nazionale della stampa, Alessandra Costante.
Interventi anche da rappresentanti del giornalismo siciliano, come il condirettore della TGR Rai Roberto Gueli, il presidente dell’associazione Occhiblu Filippo Mulè, la presidente del consiglio regionale dell’Assostampa Tiziana Tavella, la responsabile per la Sicilia dell’agenzia Adnkronos Elvira Terranova, che coordinerà gli interventi in programma.
L’università Kore sarà presente con il presidente Cataldo Salerno, il rettore Francesco Tomasello, la direttrice di dipartimento Marinella Muscarà, il professore di pedagogia interculturale Giuseppe Burgio.
Al convegno è stata data una caratterizzazione multimediale, con testimonianze anche video, teatrali e musicali. Previsti infatti una performance dell’attore Alessandro Ienzi, un intervento del cantautore Chris Obehi, una testimonianza di Rimon Karim, studente della Kore anch’egli egiziano, fuggito su un barcone all’età di 14 anni e approdato in Sicilia dopo una traversata del Mediterraneo durata sette giorni.
Proprio a Remon si deve la presenza ad Enna di Patrick Zaki. Due anni fa, lo studente della Kore si appellò direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente nell’ateneo ennese in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico.
Parteciperà al convegno Riccardo Noury, portavoce per l’Italia di Amnesty International.
L’accesso all’auditorium, compatibilmente con la disponibilità dei posti, è libero. L’inizio è fissato per le ore 10.